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Come tenere correttamente il bicchiere dal gambo

By Luca Stroppa 01 ottobre 2025 45 Views

Ti hanno sempre detto che il calice di vino va tenuto dal gambo e non dalla coppa. È vero, ed è una delle prime regole del galateo del vino che ci vengono insegnate. Ma hai mai pensato a come va tenuto correttamente il bicchiere dal gambo? In altre parole, come va impugnato correttamente un bicchiere di vino dal gambo? Va preso con tutta la mano o bastano alcune dita? Esistono alternative valide in certe situazioni?

Ti diciamo subito che non basta afferrarlo dal gambo in modo generico: c’è una tecnica precisa, composta da poche regole che però sono fondamentali e devi assolutamente conoscere.

In questo articolo vogliamo entrare nello specifico, spiegandoti, in maniera chiara, pratica e definitiva, come tenere il bicchiere di vino dal gambo, senza errori e con eleganza.

Perché è importante tenere il bicchiere di vino dal gambo

Come tenere correttamente il bicchiere dal gambo

Prima di addentrarci nei dettagli, vale la pena ribadire che tenere il bicchiere dal gambo non è solo una questione di stile ed eleganza, ma ha anche importanti funzioni pratiche che permettono di gustare al meglio il vino.

Nello specifico, impugnare correttamente il calice dal gambo è fondamentale per tre motivi principali:

Protegge la temperatura del vino

Tenere il bicchiere di vino dal gambo aiuta a preservare la temperatura ideale del vino, evitando di scaldarlo con il calore delle mani. Al contrario, impugnare la coppa favorisce la trasmissione di calore al vino, modificandone aroma e sapore. Questo accorgimento è particolarmente importante per i vini bianchi, i vini rosati e gli spumanti, che devono restare freschi per esprimere al meglio le loro proprietà organolettiche.

Mantiene pulita la coppa

Tenere la coppa con la mano può lasciare impronte sul vetro, rovinando l’estetica del calice e condizionando l’esperienza di degustazione, soprattutto durante l’esame visivo del vino. Impugnare il bicchiere dal gambo, invece, mantiene il calice sempre elegante e visivamente impeccabile, permettendo di apprezzare al meglio i colori e le sfumature del vino.

Permette movimenti più naturali ed eleganti

Tenendolo dal gambo, il bicchiere può essere facilmente ruotato e inclinato, senza rischiare di rovesciare il vino. Questa impugnatura, inoltre, rende ogni gesto più armonioso e trasmette immediatamente un senso di raffinatezza ed eleganza.

Come impugnare correttamente il bicchiere di vino dal gambo

Ora vediamo come si fa concretamente a tenere il bicchiere di vino dal gambo. Non basta afferrarlo a caso, ma esiste una specifica tecnica, una presa elegante e funzionale, che, una volta imparata, diventa naturale.

I punti chiave sono tre:

1. Indice e medio da un lato e pollice dall'altro

Il bicchiere va tenuto con indice e medio da un lato del gambo, mentre con il pollice dall’altro lato.

2. Mano rilassata

Tenere la mano rilassata è consigliabile. Non stringere troppo il gambo, ma lasciare che il bicchiere sembri quasi sospeso tra le dita.

3. Palmo lontano dalla coppa

Tenere il palmo della mano lontano dalla coppa, parallelo al gambo, evitando che tocchi la parte superiore del calice, in modo tale da non trasmettere calore e/o lasciare impronte indesiderate.

Questa è universalmente considerata la presa migliore: garantisce stabilità, evita di alterare la temperatura del vino e dona naturalezza e raffinatezza ai movimenti. Proprio per questo è la scelta ideale non solo nelle degustazioni professionali o in occasioni formali, ma anche nei momenti conviviali più informali e colloquiali.

Come tenere correttamente il bicchiere dal gambo

Come tenere il bicchiere di vino: soluzioni alternative

Premesso che questa resta la soluzione migliore e consigliata, è giusto sottolineare che esistono anche due possibili alternative:

1. Presa con medio alla base

Un’altra possibile impugnatura prevede il dito medio a sostenere la base del calice, mentre indice, da un lato, e pollice, dall’altro, afferrano lo stelo nella parte inferiore. Si tratta di una presa molto solida e al tempo stesso elegante, che mantiene la mano ben lontana dalla “pancia” del bicchiere. In questo modo è possibile roteare il vino con facilità, senza il rischio di farlo fuoriuscire, e soprattutto senza che calore o impronte vadano a condizionare l’esperienza visiva e gustativa.

Si tratta di un’impugnatura più complessa, ma che, spesso, viene usata nelle degustazioni professionali.

2. Presa con 4 dita

La presa a quattro dita prevede l’aggiunta dell’anulare alle tre dita della presa classica. Questo piccolo supporto extra può offrire ulteriore stabilità e sicurezza, risultando particolarmente utile per chi è alle prime esperienze o non si sente ancora completamente a suo agio con l’impugnatura tradizionale.

N.B.: come potresti aver notato, non abbiamo fatto alcun riferimento al mignolo perché il mignolo non dovrebbe essere coinvolto nell’impugnatura. Non offre alcun contributo reale alla stabilità del calice: bastano pollice, indice e medio, con l’eventuale supporto dell’anulare, se necessario. Coinvolgere anche il mignolo finisce solo per irrigidire la mano, rendere la presa meno naturale ed elegante e complicare i movimenti del bicchiere.

Il mignolo va lasciato rilassato, seguendo naturalmente la posizione della mano, più o meno parallelo alle altre dita ma senza toccare il gambo e senza che sia sporgente in maniera troppo vistosa.

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Posted in: Consigli sul vino
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