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​Chi deve assaggiare il vino al ristorante? I consigli del Galateo

By Luca Stroppa 20 luglio 2022 725 Views

Chi deve assaggiare il vino al ristorante? I consigli del Galateo

Quante volte ti sarai trovato in questa situazione: sei a cena in un ristorante con amici o parenti e decidete di ordinare una bottiglia di vino che vi sta per essere servita per l'assaggio e l'ok definitivo. A quel punto, regna l'incertezza: chi deve provare per primo il vino? Chi dei commensali lo deve assaggiare? Solitamente ci si scambia il classico: "Provalo tu!", quasi a non assumersi la responsabilità e il compito del giudizio. Ti ritrovi?

Sta di fatto che, spesso, si perde molto tempo per individuare il commensale che proverà il nettare. In realtà, su questo punto, il Galateo è molto chiaro: esiste una sorta di gerarchia dei papabili "degustatori" che dovrebbe essere seguita per evitare inutili lungaggini e situazioni imbarazzanti.

Chi prova il vino al ristorante?

In questo articolo risolveremo ogni dubbio su chi dovrebbe assaggiare il vino al ristorante. A seconda della tipologia del locale in cui ti trovi e, soprattutto, a seconda della compagnia con cui stai condividendo il pasto, esistono specifiche regole che determinano il designato all'assaggio.

Iniziamo subito dicendo che se nel ristorante è prevista la figura del sommelier, che conosce alla perfezione la carta dei vini del locale e ogni singola etichetta, il compito dell'assaggio spetta a lui, con tanto di accurata presentazione. Ti consigliamo di consultarlo anche al momento della scelta del vino per avere un parere professionale ed esperto.

Ma torniamo all'assaggio ... Sarà, dunque, il sommelier a provare per primo il vino per verificare che la bottiglia non abbia difetti. É, infatti, importante precisare che, una volta scelta la bottiglia, l'assaggio serve solo per assicurarsi che il nettare sia in buone condizioni. Se una bottiglia non ha difetti ma, dopo averla bevuta per la prima volta, non ti soddisfa perché non ti piacciono i profumi, il gusto etc. etc. , per il Galateo non sarebbe buon costume chiederne la sostituzione, anche se, comunque, gran parte dei ristoranti provvede al cambio anche in questi casi. Al contrario, se il sommelier, o chiunque altro, riscontra difetti, la sostituzione è d'obbligo.

Insomma, l'assaggio non serve a dare una valutazione sull'etichetta in sé, perché qui entrano in gioco i gusti e i pareri personali, ma a verificare la presenza o meno di difetti. E il sommelier, che la conosce alla perfezione, è il più indicato ad eseguire questa operazione di controllo.

E se non ci dovesse essere il sommelier? Nessun problema, il Galateo ha la soluzione anche per questa situazione. Sarà chi ha ordinato il vino ad occuparsi dell'assaggio. Solitamente chi si prende la responsabilità della scelta della bottiglia è anche la persona più esperta in materia. Se non è così e chi ha ordinato non è un grande conoscitore di questo mondo, è possibile delegare l'operazione dell'assaggio ad un altro commensale, quello che è considerato il più esperto di vino.

Precisiamo che, anche qualora ci fosse il sommelier, chi ordina può richiedere di assaggiare il vino insieme al sommelier stesso, per avere un duplice riscontro. Allo stesso modo, in un locale privo di questo professionista, chi ha ordinato il vino può chiedere un parere al capo sala o al responsabile di sala, sempre con lo scopo di avere un giudizio da chi conosce bene i vini che offre.

Concludiamo con una curiosità. Sai quanto vino andrebbe versato per l'assaggio? Il Galateo del vino dice che andrebbe riempito circa 1/4 del bicchiere!

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Posted in: Consigli sul vino
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