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​Che differenza c'è tra vini IGT e IGP?

By Luca Stroppa 07 novembre 2022 692 Views

Che differenza c'è tra vini IGT e IGP?

Durante la lettura dell'etichetta di una bottiglia di vino ci imbattiamo in sigle che non sono sempre chiare o comprese dai consumatori. Capita spesso di porsi domande che, sul momento, non possono trovare risposta e che provocano qualche dubbio e incertezza nel consumatore. Tra queste domande c'è la differenza tra vini IGT e IGP, una delle ricerche più frequenti, in tema vino, effettuate dagli utenti di Google.

Data la diffusione e la popolarità del quesito abbiamo deciso di dedicare alla questione un apposito articolo che possa aiutare quanti utilizzano il motore di ricerca per trovare una risposta. Insomma, questo articolo è rivolto a chi si chiede che differenza c'è tra vini I.G.T. e vini I.G.P.

Vini I.G.T.: significato e caratteristiche

I.G.T. è una sigla introdotta dalla legislazione italiana nel 1992, che va ad aggiungersi alle classiche Denominazioni D.O.C. e D.O.C.G., risalenti al 1963.

I.G.T. è acronimo di Indicazione Geografica Tipica ed è la terza sigla nella piramide delle denominazioni italiane. Al vertice troviamo la D.O.C.G. (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), seguita dalla D.O.C. (Denominazione di Origine Controllata) e poi dai vini I.G.T.

Tra gli aspetti distintivi di questa denominazione c'è l'ampia area geografica e vitivinicola che è coinvolta e un disciplinare di produzione meno restrittivo e rigido rispetto alle prime due Denominazioni.

Nello specifico, come riportato nella legge 164/1992:

"le indicazioni geografiche tipiche devono essere utilizzate per contraddistinguere i vini aventi caratteristiche derivanti da zone di produzione, anche comprendenti le aree DOCG o DOC, normalmente di ampia dimensione viticola [...]. La zona di produzione di un vino IGT deve comprendere un ampio territorio viticolo che presenti uniformità ambientale e conferisca caratteristiche omogenee al vino stesso, e per il quale sussista un interesse collettivo al riconoscimento del vino in esso prodotto".

Inoltre:

"nei disciplinari di produzione dei vini IGT [...] sono stabiliti: a) l'indicazione geografica e gli eventuali nomi di vitigni o menzioni aggiuntive; b) la delimitazione della zona di produzione delle uve; c) i vitigni che concorrono alla formazione della piattaforma ampelografica; d) le tipologie enologiche, ivi comprese quelle relative al colore; e) la resa massima di uva per ettaro; f) il titolo alcolometrico volumico minimo naturale delle uve; g) la gradazione alcolometrica minima al consumo del vino; h) la resa uva-vino; i) le eventuali pratiche correttive autorizzate".

I.G.T. è dunque un marchio tutto italiano. É la prima sigla che separa i vini con certificazione d'origine dai vini generici privi di certificazione. Garantisce la provenienza geografica del prodotto enologico e il rispetto di specifiche norme produttive.

Precisiamo che un vino D.O.C., pur ponendosi ad un livello superiore della scala, non è necessariamente un vino migliore e più qualitativo rispetto ad un vino I.G.T. Quest'ultimo avrà semplicemente una serie di norme da rispettare più permissive rispetto al primo. Considera che molti produttori, pur di disporre di tale libertà e lasciare la loro impronta sul prodotto, preferiscono non sottostare ai paletti di una D.O.C. o D.O.C.G.

Vini I.G.P.: significato e caratteristiche

I.G.P. è una sigla della legislazione europea che sta per Indicazione Geografica Protetta.

Secondo la normativa europea (n. 1308/2013), "Indicazione geografica" si riferisce:

"a una regione, a un luogo determinato o, in casi eccezionali e debitamente giustificati, a un paese, che serve a designare un prodotto [...] conforme ai seguenti requisiti: possiede qualità, notorietà o altre peculiarità attribuibili a tale origine geografica; le uve da cui è ottenuto provengono per almeno l'85% esclusivamente da tale zona geografica; la produzione avviene in detta zona geografica e è ottenuto da varietà di viti appartenenti alla specie Vitis vinifera o da un incrocio tra la specie Vitis vinifera e altre specie del genere Vitis".

L'Indicazione geografica si distingue dalla Denominazione di Origine. In quest'ultimo caso, dice la legge, "la qualità e le caratteristiche del prodotto sono dovute essenzialmente o esclusivamente a un particolare ambiente geografico e ai suoi fattori naturali e umani; le uve da cui è ottenuto il prodotto provengono esclusivamente da tale zona geografica; la produzione avviene in detta zona geografica e il prodotto è ottenuto da varietà di viti appartenenti alla specie Vitis vinifera".

Senza entrare nei dettagli di una normativa assai complessa e in costante evoluzione, ciò che ci preme rimarcare è che dal 2010 la sigla comunitaria IGP, che include non solo prodotti vitivinicoli ma anche gastronomici, ha inglobato la sigla italiana IGT (solo per prodotti vitivinicoli), mentre la sigla DOP, anch'essa rivolta non solo al vino, ha inglobato le nostre DOC e DOCG (solo per prodotti vitivinicoli) proprio perché i principi fondanti, le norme di inclusione e la scala qualitativa sono le medesime. L'obiettivo è quello di cercare di uniformare e semplificare il sistema di sigle adottato precedentemente da ogni Paese, proponendo un unico modello e sistema.

Resta il fatto che il legislatore europeo consente alle singole Nazioni di concedere ai propri produttori di continuare ad adottare le sigle nazionali ...

Vini I.G.T. e I.G.P.: differenze

Il punto chiave del nostro articolo e la risposta alla domanda iniziale è racchiusa nelle ultime righe del paragrafo precedente.

Tra vini IGT e vini IGP non ci sono differenze sostanziali, semplicemente IGT è il marchio italiano e IGP la corrispettiva sigla europea in cui è ricompresa la nostra sigla IGT. Il produttore ha libertà di scegliere o l'una o l'altra. Spesso decide di commercializzare lo stesso vino con sigle diverse a seconda del Paese in cui viene venduto: IGT per l'Italia e IGP per l'estero.

Come si legge nella "Disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del vino" (legge 12 dicembre 2016, n. 238):

"Le IGP comprendono le indicazioni geografiche tipiche (IGT). L'indicazione geografica tipica costituisce la menzione specifica tradizionale utilizzata dall'Italia per designare i vini IGP".

Più chiaro di così!

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Posted in: Cultura del vino
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