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​Che cos’è la vendemmia turistica?

By Luca Stroppa 31 luglio 2023 81 Views

Che cos’è la vendemmia turistica?Foto di Maja Petric su Unsplash

Vendemmia turistica: ne hai mai sentito parlare? Hai letto qualche breve notizia a riguardo in questi giorni e vorresti saperne di più? Perfetto, ti accontentiamo. L’argomento è di notevole interesse per gli amanti del vino e di grande attualità dato che ci stiamo avvicinando al periodo tradizionalmente dedicato alla vendemmia.

Nel nostro articolo, vediamo che cos’è la vendemmia turistica e quali sono i suoi aspetti caratteristici.

Che cosa s’intende per vendemmia turistica?

La pratica della vendemmia turistica è stata ufficialmente riconosciuta e regolamentata da pochissime settimane. Per questo, puoi averne sentito parlare con frequenza negli ultimi giorni. In realtà, non si tratta di un’idea completamente nuova perché, già in passato, qualche cantina proponeva ai suoi visitatori un’esperienza che potrebbe tranquillamente rientrare nell’attuale concetto di vendemmia turistica. La vera novità sta nella stesura di un documento ufficiale che la definisce e individua le norme per la sua attuazione.

Lo scorso 12 Luglio 2023, l’Ispettorato nazionale del Lavoro (INL) e l’Associazione nazionale Città del Vino hanno stipulato e sottoscritto un protocollo in cui vengono fissate le regole che disciplinano la pratica della vendemmia turistica.

La definizione completa la troviamo all’articolo 1 del protocollo d’intesa e ci permette subito di chiarire il significato di vendemmia turistica:

“Per ‘vendemmia turistica’ si intende l’attività di raccolta dell’uva, non retribuita, di breve durata, episodica, circoscritta ad appositi spazi, avente carattere culturale e ricreativo, svolta da turisti e correlata preferibilmente al soggiorno in strutture ricettive del territorio e/o alla visita e degustazione delle cantine locali nell’ambito di un’offerta turistica di tipo integrato”.

In altre parole, la vendemmia turistica è la raccolta dell’uva effettuata da tutti quei turisti che vogliono provare a cimentarsi in questa pratica così curiosa, tradizionale e affascinante. Non si tratta di un’attività lavorativa o di un rapporto di lavoro, ma semplicemente di una breve esperienza per conoscere direttamente in vigna le principali tecniche e qualche segreto sulla vendemmia, praticandola in prima persona. Si tratta di uno dei possibili servizi che possono essere fruiti all’interno di una più ampia offerta enoturistica.

Che cosa prevede la normativa sulla vendemmia turistica?

Approfondiamo gli altri punti chiave del regolamento della vendemmia turistica per avere un quadro completo di questa pratica.

La vendemmia turistica va effettuata in una fascia oraria ristretta, al mattino o al pomeriggio, in filari diversi e non vicini a quelli dove gli esperti dell’azienda vitivinicola effettuano la vendemmia vera e propria. Inoltre, questa esperienza può essere organizzata da ogni cantina per un massimo di 2 volte a settimana.

Viene poi individuata una figura chiave, il tutor, ovvero un professionista in materia, appartenente all’azienda, a cui è affidato il compito di guidare i turisti in questa esperienza, assicurando il rispetto delle norme di sicurezza e garantendo il raggiungimento delle finalità ricreative e culturali alla base di questa iniziativa. In sostanza, il tutor dovrà rendere la raccolta dell’uva un momento di svago e divertimento e, allo stesso tempo, fornire informazioni e aneddoti in grado di soddisfare la curiosità dei partecipanti e accrescere il loro bagaglio di conoscenze ed esperienza su questa pratica.

Il regolamento individua in 8 il numero massimo di persone che possono essere seguite da ogni tutor e impone di munire responsabile e turisti di un braccialetto o cartello per il riconoscimento, con tanto di scritta ben visibile a seconda del ruolo: “tutor” e “vendemmiatore turista”.

La seconda parte del protocollo è incentrata prevalentemente sul tema della sicurezza. L’azienda deve mettere a disposizione dei turisti le attrezzature, gli indumenti e le calzature necessarie per svolgere l’attività in piena sicurezza e, preliminarmente, deve fornire tutte le indicazioni necessarie per l’utilizzo degli strumenti in dotazione e sulle regole da rispettare nel vigneto. È, inoltre, indispensabile individuare aree idonee ad ospitare questo tipo di attività. Ai turisti vendemmiatori è vietato l’utilizzo di qualsiasi tipo di macchina agricola ed è vietata la partecipazione alle operazioni di carico e scarico delle apposite cassette per la raccolta dell’uva.

Per poter proporre tale attività, l’azienda dovrà darne comunicazione al comune di appartenenza, indicando, tra le varie info, giorni e orari della vendemmia turistica e generalità di tutor e partecipanti.

Insomma, grazie alla vendemmia turistica, la raccolta dell’uva è ufficialmente diventata un’esperienza aperta a tutti!

Ti piacerebbe provare a praticare la vendemmia?

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Posted in: Cultura del vino
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