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​Che cosa sono i vini da tavola?

By Luca Stroppa 09 gennaio 2023 341 Views

Che cosa sono i vini da tavola?

Se sei giunto fin qui e stai per leggere il nostro articolo significa che vuoi scoprire il significato di "vino da tavola". Ti stai chiedendo: che cosa sono i "vini da tavola"? Che cosa s'intende con "vini da tavola"?

Se sei appassionato di vino da molto tempo, può esserti capitato di aver letto questa dicitura sull'etichetta di una bottiglia. Abituato alle famosissime sigle D.O.C.G., D.O.C. o I.G.T., sei rimasto un po’ confuso e perplesso di fronte a questa "nuova" espressione.

Di seguito, facciamo chiarezza e ti spieghiamo tutto quello che devi sapere sui "vini da tavola".

Cosa s'intende per vini da tavola?

Diciamo subito che la dicitura "vini da tavola" è stata superata dalla legislazione europea, che, con una serie di interventi normativi, già a partire dal 2008, ha introdotto una classificazione uniforme per i vari Paesi. Le sigle D.O.C. e D.O.C.G. sono state inglobate nella categoria dei vini D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta), i vini I.G.T. nella categoria I.G.P. (indicazioni di Origine Protetta), mentre quelli che, in precedenza, erano noti come "vini da tavola" sono stai suddivisi nelle categorie "vino" o "vini generici" e nella speciale categoria dei "vini varietali". Sta di fatto che la dicitura tradizionale "vino da tavola" è ancora ampiamente utilizzata, almeno nel linguaggio comune.

Andando oltre il discorso legato all'evoluzione delle norme su questo specifico tema, vediamo cosa s'intende (o s'intendeva) per "vino da tavola" e a che tipo di vino ri riferisce chi utilizza questa espressione.

Iniziamo dicendo che i "vini da tavola", così come i "nuovi" "vini generici" e "vini varietali", sono vini senza indicazione di origine e si trovano alla base della piramide dei vini, appena al di sotto dei vini I.G.T. o I.G.P. Al vertice troviamo, invece, i vini D.O.P. o i "nostri" D.O.C.G.

A differenza dei vini a Denominazione d'Origine, i "vini da tavola" NON presentano uno stretto legame tra vitigno e zona geografica di coltivazione delle uve e NON sono soggetti alle norme di specifici disciplinari di produzione, come, invece, accade ai vini D.O. o I.G.

Chiaramente, devono essere ottenuti da uve autorizzate e devono rispettare gli standard igienico-sanitari obbligatori per la produzione di qualsiasi vino, di qualsiasi tipologia. Ma in termini di zona di produzione, percentuale di vitigni utilizzati, regole e procedure di vinificazione, caratteristiche organolettiche etc. etc., non devono seguire le norme contenute in alcun disciplinare.

Una precisazione è doverosa: il fatto che i "vini da tavola" siano collocabili alla base della piramide della classificazione dei vini italiani e che non siano sottoposti ad un rigido disciplinare di produzione non deve ingannare. I vini rientranti in questa categoria non sono necessariamente di qualità inferiore rispetto ai ben più noti vini I.G.T., D.O.C. e D.O.C.G. Spesso, infatti, come accade per i vini Supertuscan, sono i produttori stessi, per scelta, a non includere i loro prodotti in alcuna sigla, magari per conservare metodi produttivi tradizionali o per dare un'identità particolare ai loro vini.

Insomma, per chi si avvicinasse al mondo dei "vini da tavola", ora "vini" o "vini generici" e "vini varietali", è importante farlo con un approccio non condizionato da alcuna forma di pregiudizio.

Etichetta dei vini da tavola: indicazioni obbligatorie e facoltative

Che cosa sono i vini da tavola?

Come riconoscere un "vino da tavola"? Leggendo o consultando l'etichetta della bottiglia puoi trovare indicazioni specifiche che ti consentono di riconoscere un "vino"/"vino generico", ex "vino da tavola".

Per prima cosa non troverai nessuna indicazione relativa a D.O.C. - D.O.C.G. (D.O.P.) o I.G.T . I.G.P.. Semplicemente troverai la dicitura "vino" (prima "vino da tavola). Troverai certamente informazioni sulla ragione sociale dell'imbottigliatore, sulla capacità/volume della bottiglia, sul grado alcolico, sull'origine del prodotto, oltre alle info su "solfiti" e lotto di produzione. É, invece, facoltativa l'indicazione del colore del vino e dell'annata.

Un altro tratto distintivo dell'etichetta di questa categoria di vini è il seguente: NON è possibile riportare il nome del vitigno o dei vitigni utilizzati (con l'eccezione dei cosiddetti "vini varietali").

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Posted in: Cultura del vino
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