Bouquet di un vino: che cos'è?
Il termine "bouquet" è uno dei più diffusi per descrivere le caratteristiche organolettiche di un vino. Quasi certamente lo hai utilizzato o lo utilizzi anche tu; sicuramente lo hai sentito pronunciare da qualche esperto degustatore/sommelier. É una di quelle parole che sono entrate nel vocabolario del vino e che, grazie al loro fascino, sono ormai un must del gergo enologico.
Ma, concretamente, che cos'è il bouquet di un vino? Che cosa s'intende per bouquet di un vino? Qual è il significato di questo termine nel mondo del vino?
La risposta potrebbe sembrare abbastanza scontata, in realtà, il suo significato è molto più specifico di quanto si pensi.
Continua la lettura per saperne di più!
Bouquet di un vino: definizione e significato
Come per ogni termine che dal "vocabolario comune" entra a far parte di quello enologico, cerchiamo di comprendere il significato che assume nel nostro settore partendo da quello originario.
In un qualsiasi vocabolario della lingua italiana puoi trovare una definizione di bouquet di questo tipo: l'insieme di fiori, o meglio il mazzo di fiori che la sposa porta con sé nel corso di una cerimonia nuziale. La scelta dei fiori che compongono il mazzo non va sottovalutata e chiama in causa dettagli quali tipologia, colori e profumi dei fiori stessi. Quest'ultimo aspetto va sottolineato perché ci porta direttamente al suo significato enologico ...
Quando un esperto di vino parla di bouquet si riferisce, nella stragrande maggioranza dei casi, al "mazzo", o meglio all'insieme di profumi e aromi che caratterizzano il nettare e che sono percepibili al naso/olfatto. Una delle frasi classiche è: "Questo vino ha un bouquet ampio e variegato: fruttato e/o floreale e/o erbaceo e/o speziato ...".
É importante evidenziare che il bouquet riguarda esclusivamente le sensazioni odorose derivanti dall'esame olfattivo, quindi il suo utilizzo è ammesso quando si descrive questa fase della degustazione.
Sembra tutto molto semplice e scontato, ma, in realtà, non è così, perché questa definizione di bouquet è quella moderna e meno rigida. Il suo significato originario, al contrario, è decisamente più specifico e, oggi, è utilizzato, quasi esclusivamente, da quegli esperti più legati alla tradizione.
Ma con quale specifico significato il termine "bouquet" è stato introdotto nel dizionario del vino? Se sei curioso di scoprirlo, leggi attentamente i prossimi paragrafi.
In origine, "bouquet" era utilizzato per indicare non l'intera gamma di aromi del vino ma una sua specifica tipologia. In particolare, si riferiva a quei profumi che si generano nel corso del processo di fermentazione e di invecchiamento/affinamento/maturazione del vino (i cosiddetti aromi secondari e terziari), e quindi non quelli direttamente connessi al vitigno di provenienza. Insomma, un vino poteva avere un bouquet legnoso risultato dell'affinamento in barrique e nella classiche botti di legno.
Facciamo un esempio per chiarire ulteriormente il concetto. Immagina un vino rosso ottenuto da un vitigno caratterizzato da tipici aromi di frutti rossi. Questo stesso vino matura in botte assumendo sfumature speziate di vario genere. Oggi, per descrivere gli aromi di questo vino si parlerebbe di bouquet fruttato e speziato. In realtà, stando al significato originario, bisognerebbe descriverlo dicendo che il nettare evidenzia aromi fruttati e un bouquet speziato, proprio perché i profumi speziati si sono generati nel corso dell'invecchiamento.
Insomma, speriamo che il nostro approfondimento possa esserti stato utile per fare chiarezza sull'utilizzo del termine "bouquet" in relazione al vino e sulla differenza tra il suo uso moderno e quello tradizionale.
Se il nostro articolo ti è piaciuto o ti è stato utile e se vuoi continuare ad avere notizie, aggiornamenti e curiosità sul mondo del vino, iscriviti alla newsletter di Wineshop.it. Tanti contenuti e offerte ti aspettano!