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​Barbaresco D.O.C.G.: storia, vitigno, caratteristiche del vino, zona di produzione, abbinamenti e vendita online

By Luca Stroppa 04 ottobre 2022 328 Views

Barbaresco D.O.C.G.: storia, vitigno, caratteristiche del vino, zona di produzione, abbinamenti e vendita online

Il Barbaresco è uno dei grandi dell'enologia italiana e una delle Denominazioni più prestigiose e conosciute al mondo. Questo articolo è dedicato a "lui" e a quanti intendono approfondirne le principali caratteristiche.

Di seguito, rispondiamo a 10 domande chiave che ci permettono di conoscere meglio la D.O.C.G. Barbaresco.

Buona lettura!

1. Che cos'è il Barbaresco?

"Barbaresco" è una Denominazione di Origine Controllata e Garantita (D.O.C.G.) del Piemonte. D.O.C. dal 1966, è diventata D.O.C.G. nel 1980. Si tratta di una delle prime Denominazioni riconosciute in Italia!

2. Quali tipologie di vini rientrano nella D.O.C.G. Barbaresco?

La D.O.C.G. Barbaresco comprende 2 tipologie di vini rossi:

- Barbaresco versione Base: 26 mesi di invecchiamento minimo di cui almeno 9 in legno;

- Barbaresco versione Riserva: 50 mesi di invecchiamento minimo di cui almeno 9 in legno.

La D.O.C.G. prevede 66 menzioni geografiche aggiuntive: Albesani, Asili, Ausario, Balluri, Basarin, Bernadot, Bordini, Bricco di Neive, Bricco di Treiso, Bric Micca, Ca' Grossa, Canova, Cars, Casot, Castellizzano, Cavanna, Cole, Cottà, Currà, Faset, Fausoni, Ferrere, Gaia-Principe, Gallina, Garassino, Giacone, Giacosa, Manzola, Marcarini, Marcorino, Martinenga, Meruzzano, Montaribaldi, Montefico, Montersino, Montestefano, Muncagota, Nervo, Ovello, Paje', Pajore', Pora, Rabaja', Rabaja-Bas, Rio Sordo, Rivetti, Rizzi, Roccalini, Rocche Massalupo, Rombone, Roncaglie, Roncagliette, Ronchi, San Cristoforo, San Giuliano, San Stunet, Secondine, Serraboella, Serracapelli, Serragrilli, Starderi, Tre Stelle, Trifolera, Valeirano, Vallegrande e Vicenziana.

3. Qual è il vitigno del Barbaresco?

I vini Barbaresco sono ricavati da uve provenienti esclusivamente dal vitigno Nebbiolo.

4. Dove si produce il Barbaresco? Qual è la zona di produzione del Barbaresco?

La zona di coltivazione delle uve da cui si ricavano i vini Barbaresco D.O.C.G. comprende l'intero territorio dei comuni di Barbaresco, Neive e Treiso e parte del territorio della frazione di San Rocco Seno D'Elvio, nel comune di Alba. Ci troviamo nella provincia di Cuneo.

5. Dove comprare online il vino Barbaresco?

Nel nostro sito di vendita di vino online puoi comprare il Barbaresco Riserva Basarin Punset, 100% uve Nebbiolo, coltivate con i metodi dell'agricoltura biologica, con menzione geografica aggiuntiva "Basarin" e affinato in botti di rovere di Slavonia. Ricchissimo negli aromi e nei sapori, è un vino dalla personalità prorompente, molto morbido, vellutato e piacevolmente tannico.

6. Perché il vino Barbaresco si chiama così?

Il nome del vino e della D.O.C.G. deriva da quello dell'omonimo comune del cuneese, considerata la zona originaria della Denominazione. A sua volta, Barbaresco ha origine, con ogni probabilità, dall'espressione latina "Barbarica silva" perché le popolazioni barbare dei Liguri Stazielli, presenti nell'area, minacciati dalla colonizzazione dei Romani, trovarono dimora nelle zone boschive più impervie e più difficili da raggiungere. Da qui, dopo una serie di adattamenti e trasformazioni linguistiche si giunse a "Barbaresco".

7. Qual è la storia del vino Barbaresco?

La storia del vino Barbaresco è priva di riferimenti scritti almeno fino al XVIII secolo.

Secondo quanto si narra, furono prima le popolazioni di Barbari che occupavano questa zona e, poi, soprattutto, i Romani a puntare sulla coltivazione della vite. Pare che questi ultimi, una volta insediati nei pressi dell'attuale Barbaresco, trasformarono le tipiche foreste di querce in aree vitivinicole, dando il là ad un'attività che sarebbe diventata punto di riferimento per i comuni della zona.

Bisogna attendere fino al 1799 per avere un primo concreto riscontro sul vino Barbaresco: il generale austriaco Michael Friedrich Benedikt von Melas decise di procurare al suo esercito un notevole quantitativo di vino da uve Nebbiolo (l'attuale Barbaresco) per festeggiare la vittoria ottenuta, nelle vicinanze di Cuneo, contro l'esercito francese.

La figura chiave per l'affermazione del vino Barbaresco fu l'agronomo e produttore Domizio Cavazza, direttore della Scuola pratica di viticoltura ed enologia di Alba e fondatore della Cantina Sociale di Barbaresco tra il 1893 e il 1894. Nativo del modenese, Cavazza, dopo un'esperienza formativa in Francia, giunse a Barbaresco che diventò presto una sorta di seconda casa e luogo in cui coltivare la sua passione per la viticoltura. Qui, il produttore condusse una serie di ricerche che portarono alla codifica e alla definizione delle modalità di produzione del vino Barbaresco.

Furono i suoi studi a permettere la definitiva affermazione di questo vino e il suo enorme successo negli anni successivi, fino al riconoscimento della D.O.C. e poi della D.O.C.G.

8. Quali sono le caratteristiche del territorio del Barbaresco?

Il territorio del Barbaresco è compreso in quella regione geografica e vitivinicola che prende il nome di "Langhe", un esteso sistema collinare molto favorevole alla coltivazione della vite. Nello specifico, la tipologia di terreno del territorio della D.O.C.G. Barbaresco prende il nome di "terreno tortoniano", caratterizzato da marne e sabbie. Le marne sono tipicamente di colore grigio-bluastro e danno origine a colline biancheggianti, leggere, morbide e rotonde, senza raggiungere altitudini importanti, ben esposte e costantemente raggiunte dai raggi solari, per un'ottima crescita vegetativa della pianta della vite.

Il clima della zona è temperato, con buone escursioni termiche diurne e con un buon apporto idrico, garantito dalle piogge che si concentrano nel periodo primaverile.

La somma di questi fattori crea un terroir idoneo alla viticoltura di qualità.

9. Quali sono le caratteristiche del vino Barbaresco?

I vini Barbaresco si presentano in un colore rosso granato con riflessi arancioni, frutto del lungo affinamento, ancora più intenso nella versione "Riserva". All'olfatto è estremamente ricco e variegato: aromi di frutti rossi sono arricchiti da note floreali (viola) e sensazioni speziate, eteree e legnose, sempre più evidenti con l'invecchiamento. Al gusto è vellutato, molto morbido, giustamente tannico, robusto, austero e decisamente strutturato.

10. Quali sono i migliori abbinamenti cibo e Barbaresco?

I vini Barbaresco sono indicati con portate importanti e saporite. Vanno a nozze con la selvaggina, le carni rosse, gli arrosti e gli stufati, oltre che con formaggi di media o lunga stagionatura.

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Posted in: Vini d'Italia
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