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​4 + 1 utilizzi alternativi per non buttare un vino deteriorato o che sa di tappo

By Luca Stroppa 16 ottobre 2020 1039 Views

4 + 1 utilizzi alternativi per non buttare un vino deteriorato o che sa di tappo

Può capitare a chiunque lo spiacevole inconveniente di aprire una bottiglia di vino e scoprire che sa di tappo, oppure constatare dei difetti nelle sue proprietà organolettiche, magari dovuti ad una sua cattiva conservazione; o ancora, può succedere di lasciare il vino aperto per troppo tempo tanto da risultare deteriorato e dunque imbevibile.

In tutti questi casi il vino, ovviamente, non va bevuto. Si può chiedere la sua sostituzione oppure utilizzarlo in altri ambiti. Nel nostro articolo, ti consigliamo 4 impieghi alternativi di un vino che evidenzia dei difetti, più 1 caso particolare che discuteremo sul finale..

1- Il vino come smacchiante

Come eliminare una macchia di vino rosso da qualsiasi tipo di tessuto? La risposta è: "con il vino", soprattutto se la macchia è ancora fresca … Vino bianco su macchia di vino rosso è la formula vincente. Il vino bianco, infatti, contiene componenti acide che catturano e favoriscono la rimozione delle sostanze coloranti della macchia di vino rosso. In questi casi, il vino bianco va utilizzato con il bicarbonato o con il borotalco, che facilitano l’assorbimento della macchia.

Il procedimento è il seguente: versa il vino bianco sulla macchia, strizza il tessuto e poi cospargi la zona con del bicarbonato o del borotalco. Fai agire per 30 minuti circa e poi procedi al lavaggio.

Il discorso vale per qualsiasi tipo di macchia presente su un tessuto o su qualsiasi superficie, come un piano cottura o un piano di lavoro.

Se hai dunque un vino bianco che non può essere bevuto non buttarlo, ti potrà tornare utile!

2- Il vino come disinfettante

Come ben sai, uno dei componenti chiave di un vino è l’alcol etilico, la cui presenza varia da tipologia a tipologia e da bottiglia a bottiglia. Si tratta di un composto chimico con proprietà solventi, detergenti e disinfettanti. Questo significa che può essere utilizzato per eliminare alcuni tipi di batteri che si possono annidare su alcuni prodotti o sugli alimenti.

Chiaramente, il vino non avrà la stessa efficacia di quei disinfettanti pensati appositamente per svolgere questa funzione, ma in mancanza di alternative può essere una soluzione.

Vini rossi corposi, passiti o liquorosi, altamente alcolici, possono essere utilizzati, ad esempio, per disinfettare frutta e verdura, per poi utilizzare, in una fase successiva, un prodotto specifico in grado di eliminare anche i batteri più resistenti.

3- Il vino come cosmetico

I polifenoli sono sostanze naturali contenute nel vino, soprattutto quello rosso, e sono i principali responsabili del gusto e del colore del nettare, oltre a favorirne la conservazione. Tra le varie proprietà dei polifenoli va rimarcata quella antiossidante. In particolare, queste sostanze combattono e contrastano i radicali liberi, molecole prodotte dal nostro metabolismo cellulare, nocive per l’organismo.

Ad esempio, i radicali liberi velocizzano l’invecchiamento cutaneo. In tal senso, il vino e i suoi polifenoli possono aiutare a mantenere la pelle giovane e idratata.

Non è un caso che i polifenoli siano utilizzati in moltissimi prodotti cosmetici anti-age. Un po' di cotone e di vino rosso, anche quello che sa di tappo, da cospargere sul viso e sulla pelle e ti sentirai più giovane!

4- Il vino come fertilizzante

Sali minerali, antiossidanti e lieviti sono sostanze fertilizzanti naturali molto ricercate ed efficaci. Le ritroviamo tutte nel vino che, quindi, può essere utilizzato per arricchire e rendere più fertili i terreni, per nutrire e rinvigorire le piante e per proteggerle da pericolosi batteri.

Una miscela di acqua e di vino e le piante del tuo giardino ti ringrazieranno!

5- Il vino come ingrediente in cucina: fai molta attenzione!

Un altro possibile impiego per il vino alterato o che sa di tappo può essere quello di sfruttarlo in cucina per la preparazione di vari piatti a base di vino o che richiedono una “sfumatura” di vino.

In questi casi, ti consigliamo di fare molta attenzione: teoricamente, dopo una lunga cottura i sentori sgradevoli di un vino deteriorato o che sa di tappo dovrebbero scomparire. Molto dipende dal tempo di cottura e dalle varie tipologie di vino utilizzato, oltre che dal suo grado di alterazione. È dunque difficile assicurarsi che il piatto non riporti i sentore del vino deteriorato.

Per cui, o sei sicuro al 100% che l’odore sia sparito, altrimenti meglio evitare!

Posted in: Consigli sul vino
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