Swipe to the right

​10 curiosità sullo Chardonnay

By Luca Stroppa 02 febbraio 2021 140 Views

10 curiosità sullo Chardonnay

Lo Chardonnay è un vitigno internazionale a bacca bianca che può vantare una diffusione mondiale, tanto che viene coltivato in ogni area vitivinicola del nostro Pianeta. In Italia, è il vitigno non autoctono più noto e utilizzato, considerando la possibilità di impiegarlo, da solo o in uvaggio, per la produzione di moltissimi vini bianchi e dei migliori spumanti metodo classico.

Nel nostro articolo, te lo presentiamo in 10 comodi punti.

Lo Chardonnay e i suoi vini

1. lo Chardonnay è un vitigno a bacca bianca proveniente dalla Francia.

Il vitigno Chardonnay proviene dalla Francia, in particolare dalla prestigiosa regione vitivinicola della Borgogna. Spesso associata a grandi vitigni a bacca rossa, la Borgogna, in realtà, è terra molto feconda anche per la coltivazione di vitigni a bacca bianca, come appunto lo Chardonnay, che qui raggiunge livelli qualitativi altissimi.

2. lo Chardonnay ha origini misteriose e dibattute.

Il successo e la diffusione dello Chardonnay si deve all’opera dei monaci cistercensi dell’Abbazia di Pontigny (situata, ovviamente in Borgogna), che furono i primi a comprendere le potenzialità del vitigno e a diffondere la sua coltivazione in tutta la Regione.

In realtà, attorno all’origine di questo vitigno ci sono due differenti teorie. Quella più accreditata fa risalire l’origine del suo nome all’omonimo paese di Chardonnay, un piccolissimo comune del Maconnais, in Borgogna, dove il vitigno sarebbe nato da un incrocio spontaneo tra Pinot nero e Gouais blanc, un antichissimo vitigno di origine slava. La seconda versione ci porta sulle colline di Gerusalemme. Qui si produceva un vino chiamato “Shahar Adonay”, che può essere tradotto come "la porta di Dio", perché le uve da cui si otteneva erano coltivate in vigneti situati attorno alla città santa di Gerusalemme, che conduceva appunto al Tempio di Dio. I Crociati, al loro ritorno in patria, portarono con sé questo vino e le sue uve. Il nome Chardonnay non sarebbe altro che il risultato di una trasformazione linguistica dell’originario nome ebraico “Shahar Adonay”.

Al di là del dibattito storico, la Francia è considerata la patria dello Chardonnay.

3. lo Chardonnay è un vitigno internazionale.

Oggi, lo Chardonnay è un vitigno universale e internazionale, diffuso in ogni angolo del nostro Pianeta. Dalla Francia, tra il XVIII e il XIX secolo è stato esportato nei Paesi limitrofi, in particolare in Italia, in Austria e in Inghilterra, fino a raggiungere, nel tempo, gli Stati Uniti, il Cile, l’Argentina, la Nuova Zelanda e l’Australia. Addirittura, anche in Tasmania, una piccola e affascinante isola, piuttosto isolata, a largo delle coste meridionali dell'Australia, si registrano coltivazioni qualitative di Chardonnay. Da segnalare anche la sua produzione in Israele, una terra particolarmente vocata per questo vitigno.

4. in Italia, lo Chardonnay è arrivato nella seconda metà del XIX secolo.

Lo Chardonnay è arrivato in Italia nella seconda metà dell’Ottocento. In particolare, si è affermato nella fascia subalpina del Trentino Alto Adige e della Valle d’Aosta. Successivamente si è diffuso in Lombardia, in Piemonte, in Friuli-Venezia Giulia, in Veneto, in Toscana e in Sicilia. Oggi, questo vitigno è coltivato in quasi tutte le regioni italiane.

5. lo Chardonnay si caratterizza per adattabilità, ricchezza aromatica e versatilità.

Tra le principali ragioni per cui questo vitigno è così diffuso c’è sicuramente la sua adattabilità, cioè la sua capacità di adattarsi a climi e a terreni anche molto diversi tra loro. In ogni caso, lo Chardonnay predilige ambienti collinari con un clima temperato e terreni argillosi e calcarei.

Ulteriore aspetto determinante è la possibilità di produrre vini di qualità indipendentemente dalla resa con cui viene coltivato il vitigno. A rese elevate, il vino Chardonnay è comunque più che apprezzabile, mentre a basse rese raggiunge notevoli picchi qualitativi.

Altra caratteristica da non sottovalutare è la varietà e ricchezza aromatica che è in grado di donare ai suoi vini. A seconda del terroir dove viene coltivato, lo Chardonnay sprigiona profumi estremamente variegati e differenti, prevalentemente fruttati, tali da poter differenziare e rendere unica ogni produzione.

Infine, le sue uve si distinguono per una grande versatilità, tale da poter utilizzare tecniche di vinificazioni differenti per ottenere diverse tipologie di vini ...

6. dal vitigno Chardonnay si ottengono sia vini fermi sia vini frizzanti e spumanti.

Dalla vinificazione delle uve del vitigno Chardonnay, in purezza o in uvaggio, si possono ottenere una grande varietà di vini bianchi, fermi, frizzanti o spumanti.

In particolare, in Italia, le uve Chardonnay sono utilizzate per la spumantizzazione e per la produzione delle principali bollicine metodo classico, come quelle rientranti nella Denominazione Franciacorta D.O.C.G. o Trento D.O.C. In Francia sono utilizzate per la produzione di Champagne.

Anche la produzione di vini bianchi Chardonnay in purezza è di notevole valore ed è sempre più diffusa in Italia. Nella nostra enoteca sono in vendita online i migliori vini Chardonnay prodotti in Italia.

7. i vini da uve Chardonnay hanno caratteristiche organolettiche variabili.

Data la sua grande diffusione, la sua adattabilità e versatilità, risulta difficile tracciare un identikit delle caratteristiche organolettiche dei vini che si possono ricavare dalle uve del vitigno Chardonnay.

In linea generale, possiamo dire che i suoi vini si caratterizzano per un colore giallo paglierino che può assumere tonalità più o meno scure. I profumi sono fruttati e molto intensi, tra cui si distinguono sentori di mela e pesca, oltre a note di frutta tropicale ed agrumi. Con la maturazione in legno si percepiscono anche aromi di frutta secca. Al gusto sono freschi ed equilibrati, sempre più morbidi con l’invecchiamento.

8. dall’aperitivo alle carni bianchi: l’abbinamento con i vini Chardonnay.

Gli spumanti e le bollicine ottenute da uve Chardonnay trovano la loro collocazione ideale nel corso dell’aperitivo o possono essere serviti per impreziosire antipasti di mare.

I vini bianchi fermi, invece, possono accompagnare qualsiasi portata di pesce ma anche piatti leggermente più strutturati, dai primi piatti senza salse importanti alle carni bianche, passando per zuppe o creme di verdure.

9. lo Chardonnay e la moglie di Carlo Magno.

Secondo una leggenda, un contributo fondamentale alla diffusione dello Chardonnay si deve a Lutgarda, quinta moglie di Carlo Magno. Il Re dei Franchi era un grande amante dei vini rossi della Borgogna e accompagnava ogni suo pasto con il nettare. Lutgarda era però molto infastidita dal fatto che la barba del marito si macchiasse di rosso ad ogni sorso, ritenendola una situazione poco elegante e poco dignitosa. Si racconta che, per evitare questo inconveniente, spinse il marito ad investire nella coltivazione di uve a bacca bianca e nella produzione di vini bianchi, tra cui lo Chardonnay.

10. lo Chardonnay più costoso al mondo.

Se escludiamo Champagne e spumanti, il vino Chardonnay più costoso al mondo proviene dalla Borgogna ed è stato messo in vendita nel 2020 da una famosa cantina francese. Il costo si aggira attorno ai 116.000 dollari. Tranquillo, era solo una curiosità. Su Wineshop.it puoi trovare degli eccellenti Chardonnay a prezzi decisamente più abbordabili!

Posted in: Curiosità sul vino
  Loading...