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10 cose che devi sapere sulla Vernaccia di San Gimignano

By Luca Stroppa 27 aprile 2021 247 Views

10 cose che devi sapere sulla Vernaccia di San Gimignano

La Vernaccia di San Gimignano è uno dei vitigni e dei vini più antichi del nostro panorama enologico, la cui storia e le cui caratteristiche sono indissolubilmente legate a quelle della città e del territorio di San Gimignano. Inoltre, come vedremo, tra tutte le denominazioni italiane, può vantare un primato di grande rilievo e interesse storico.

Ti presentiamo la Vernaccia di San Gimignano in 10 comodi punti.

1. la Vernaccia di San Gimignano è stata la prima D.O.C. italiana

La Vernaccia di San Gimignano ha ottenuto il riconoscimento di Denominazione di Origine Controllata il 3 marzo del 1966 con apposito Decreto del Presidente della Repubblica. Si tratta di una data storica nella storia del vino perché la Vernaccia di San Gimignano è stato il primo vino italiano a fregiarsi della D.O.C.

Successivamente, il 9 luglio del 1993 è stata riconosciuta come Denominazione di Origine Controllata e Garantita (D.O.C.G.).

2. la D.O.C.G. Vernaccia di San Gimignano è riservata al vino bianco ricavato dall’omonimo vitigno

La D.O.C.G. Vernaccia di San Gimignano è riservata al vino bianco, anche nella tipologia “Riserva”, ottenuto dalle uve del vitigno a bacca bianca Vernaccia di San Gimignano. Alla produzione dei suoi vini possono concorrere altri vitigni a bacca bianca fino ad un massimo del 15%.

Non è consentito l’impiego dei seguenti vitigni: Traminer, Moscato bianco, Muller Thurgau, Malvasia di Candia, Malvasia Istriana, Incrocio Bruni, mentre i vitigni Sauvignon e Riesling possono concorrere, da soli o congiuntamente, fino ad un massimo del 10%.

3. il vitigno Vernaccia di San Gimignano è autoctono

La Vernaccia di San Gimignano è un vitigno a bacca bianca autoctono e tipico dell’omonimo comune toscano. Secondo gli studiosi, era conosciuta molto prima dell’Impero Romano, anche se furono gli stessi romani a denominarla “vernaculum”, traducibile con “locale”. Come abbiamo visto per la Vernaccia di Oristano, i romani utilizzavano il nome “vernaculum” per indicare tutti quei “prodotti”, a loro sconosciuti, tipici e caratteristici di un territorio. Una volta scoperta la Vernaccia di San Gimignano scelsero il nome “vernaculum” a cui poi fu aggiunta la menzione “San Gimignano” per precisarne la provenienza. Ed ecco perché, pur condividendo parte del nome, Vernaccia di San Gimignano e Vernaccia di Oristano non presentano alcuna parentela genetica.

Recentemente, alcuni studiosi, hanno avanzato l’ipotesi che il vitigno sia stato introdotto a San Gimignano dalla Liguria, intorno al 1200, da un certo Vieri de’ Bardi. Il nome stesso Vernaccia rimanderebbe a “Vernazza”, uno dei cinque borghi secolari che costituiscono le Cinque Terre, famose anche per la produzione di vini bianchi.

4. la D.O.C.G. Vernaccia di San Gimignano si sviluppa nell’omonimo comune senese

Il disciplinare di produzione della D.O.C.G. Vernaccia di San Gimignano prevede quale esclusiva area di produzione delle uve il territorio di San Gimignano, un comune situato nella parte nord-occidentale della provincia di Siena, in Toscana. Un territorio particolarmente fertile e “verde”: considera che la sua superficie è di circa 12.500 ettari, metà dei quali sono riservati alle produzioni agricole.

5. il terroir della Vernaccia di San Gimignano è collinare e sub-mediterraneo

Il territorio dove si coltiva la Vernaccia di San Gimignano è di carattere prevalentemente collinare. I vigneti sono collocati ad altitudini comprese tra i 70 e i 500 m s.l.m., ben esposti e ventilati in ogni periodo dell’anno. I terreni destinati alla produzione vitivinicola sono argillosi e sabbiosi, (sabbie gialle ed argille sabbiose) con una rilevante componente di tufo, e sono ricchi di sostanze organiche. Come si sottolinea nel suo disciplinare di produzione, la combinazione di tutti questi aspetti “è l’elemento pedologico caratterizzante dal punto di vista viticolo-enologico per la sapidità che conferisce ai vini che ne derivano”.

Il clima dell’area è sub-mediterraneo con precipitazioni ben distribuite durante tutto il corso dell’anno.

6. la Vernaccia di San Gimignano ha una storia lunga e prestigiosa

Numerosi ritrovamenti archeologici ci rivelano che la pratica della viticoltura nell’area di San Gimignano risale almeno all’epoca etrusca.

Le prime testimonianze scritte sulla Vernaccia di San Gimignano risalgono, invece, al 1276. Negli “Ordinamenti delle Gabelle”, che stabilivano le imposte sugli scambi e sul consumo di merci del Comune di San Gimignano, era prevista una tassa di tre soldi per ogni carico di Vernaccia (intesa sia come uva e sia come vino) venduto fuori del territorio comunale, a dimostrazione di quanto la sua produzione sia stata, e lo è tutt’ora, un elemento economico primario per il comune senese.

All’epoca, e fino al Rinascimento, il vino Vernaccia di San Gimignano era conosciuto in tutta Europa ed era presente sulle tavole di Re e nobili del Vecchio Continente. La sua fama era tale che il nostro vino comparve in numerose opere letterarie, citato, tra le tante, nella Divina Commedia, e celebrato per le sue virtù da Michelangelo Buonarroti, Giorgio Vasari e Sante Lacerio, bottigliere di Papa Paolo III.

Nel Settecento-Ottocento si registra un drastico calo della sua produzione, in parte dovuto ai cambiamenti del gusto dei consumatori e all’affermazione di nuove bevande come il caffè, il tè o i liquori.

Si dovrà aspettare il secondo dopoguerra dello scorso secolo per la sua riscoperta e nuova affermazione, grazie al grande lavoro dei viticoltori locali che poi porterà al riconoscimento della Denominazione nel 1966.

7. il vino Vernaccia di San Gimignano può essere prodotto in due tipologie

La D.O.C.G. Vernaccia di San Gimignano è riservata al vino bianco, prodotto in versione “base” o in versione “riserva”. La Vernaccia di San Gimignano è, infatti, uno dei pochissimi vini bianchi italiani prodotti anche nella tipologia "riserva".

Ciò che caratterizza la versione riserva è un prolungato periodo di affinamento. Dal disciplinare di produzione:

“Il vino a denominazione di origine controllata e garantita “Vernaccia di San Gimignano” nella tipologia con menzione “riserva” deve essere sottoposto ad un periodo di affinamento di almeno 11 mesi a decorrere dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello di produzione delle uve. Prima dell’immissione al consumo, il vino deve essere sottoposto ad un periodo di affinamento di tre mesi in bottiglia”.

Il risultato è un vino più strutturato e complesso rispetto alla “versione base” e con una maggiore gradazione alcolica: almeno 11,50% vol. per la tipologia “base”; almeno 12,50% vol. per la tipologia “riserva”.

8. il vino Vernaccia di San Gimignano si caratterizza per sapidità e retrogusto ammandorlato

Da un punto di vista organolettico, i vini bianchi della D.O.C.G. Vernaccia di San Gimignano presentano caratteristiche uniche e peculiari. Il loro colore è giallo paglierino con riflessi dorati, accentuati nella versione “riserva”. A livello olfattivo si riscontrano aromi delicati, con note fruttate e sentori floreali che, con l’affinamento, evolvono in note minerali. Al gusto tutti i vini hanno sapore asciutto, armonico e sapido con un caratteristico retrogusto di mandorla.

9. il vino Vernaccia di San Gimignano si abbina con la cucina mediterranea

Il vino Vernaccia di San Gimignano è perfetto con gran parte dei piatti tipici della cucina mediterranea. Ottimo con preparazioni ricche di olio extra vergine d’oliva, con primi piatti senza sugo di carne, con qualsiasi portata a base di pesce e con le carni bianche. Ideale anche con piatti a base di verdure e formaggi molli.

10. la Vernaccia di San Gimignano è in vendita online su Wineshop.it

Nell’enoteca online di Wineshop.it puoi acquistare le migliori Vernaccia di San Gimignano, prodotte dalle aziende storiche di questo territorio.

Posted in: Vini d'Italia
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