Swipe to the right

​10 cose che devi sapere sulla Romagna Albana

By Luca Stroppa 11 maggio 2021 187 Views

10 cose che devi sapere sulla Romagna Albana

L’Albana di Romagna, oggi Romagna Albana, è una delle denominazioni italiane più importanti, simbolo indiscusso della Romagna. Come vedremo, vanta un record invidiabile e una storia antica e prestigiosa.

Nel nostro articolo, ti sveliamo, in 10 comodi punti, tutto quello che devi sapere sull’Albana di Romagna.

1. L’Albana di Romagna è stato il primo vino bianco D.O.C.G.

L’Albana di Romagna è stato il primo vino bianco italiano ad ottenere la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (D.O.C.G.) con decreto del Presidente della Repubblica del 13 aprile del 1987.

In precedenza, era stata riconosciuta la Denominazione di Origine Controllata (D.O.C.), il 21 luglio del 1967.

2. Dal 2011, l’Albana di Romagna è diventata Romagna Albana

Con le modifiche del disciplinare del 2011 la denominazione Albana di Romagna D.O.C.G. è diventata Romagna Albana D.O.C.G.

Il nome storico “Albana di Romagna” continua comunque ad essere utilizzato da gran parte degli appassionati ...

3. la D.O.C.G. “Romagna Albana” comprende 5 tipologie di vini

La D.O.C.G. Romagna Albana è riservata a 5 tipologie di vini bianchi:

1. secco o asciutto;

2. amabile;

3. dolce;

4. passito;

5. passito riserva.

Ognuna di queste tipologie, anche molto diverse tra loro, è il risultato della scalarità di maturazione che caratterizza il vitigno Albana, ed è legata a specifici usi e costumi dei viticoltori e degli abitanti dell’area.

Come si legge nel disciplinare: “i grappoli che maturavano prima fornivano il vino secco da utilizzare, in purezza o in miscela con altri bianchi, durante i lavori estivi più pesanti; mentre il secondo raccolto serviva per produrre un vino più robusto, che spesso rimaneva più o meno dolce [amabile]; il freddo autunnale bloccava la fermentazione lasciando un residuo zuccherino importante, vista l’elevata concentrazione iniziale. Parte di questa produzione, poi, veniva raccolta e appesa nei solai e dopo appassimento veniva pigiata per fare il vino passito per le ricorrenze importanti della famiglia (battesimi, matrimoni, ecc.) e, spesso, anche per la celebrazione eucaristica (vino da messa)”.

4. i vini “Romagna Albana” sono ricavati dalle uve del vitigno Albana

I vini “Romagna Albana” D.O.C.G. sono ottenuti, per almeno il 95%, dalle uve del vitigno a bacca bianca “Albana”. Per il restante 5% è possibile ricorrere ad altri vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione per la regione Emilia Romagna.

5. la D.O.C.G. “Romagna Albana” si sviluppa tra Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna

Come suggerisce il nome, la “Romagna Albana” si sviluppa in Romagna, una regione storico-geografica dell’Emilia-Romagna, collocabile nella zona sud-orientale. In particolare, in 7 comuni della provincia di Bologna, 10 comuni della provincia di Forlì-Cesena e 5 comuni della provincia di Ravenna.

I 7 comuni della provincia di Bologna sono: Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel San Pietro Terme, Dozza Imolese, Fontanelice, Imola, Ozzano Emilia.

I 10 comuni della provincia di Forlì-Cesena sono: Castrocaro Terme e Terra del Sole, Forlì, Forlimpopoli, Meldola, Bertinoro, Cesena, Montiano, Roncofreddo, Savignano sul Rubicone, Longiano.

Il comune di Bertinoro (in foto) è considerato il territorio principe dell’Albana. Leggenda vuole che, attorno al 400 d.C., Galla Placidia, figlia dell’imperatore romano Teodosio il Grande, sostò, per un breve periodo, in questo comune. Gli abitanti del luogo, per omaggiarla, le fecero assaggiare il vino bianco che producevano. Galla Placidia ne rimase estasiata, tanto da pronunciare le seguenti parole: “Non così umilmente ti si dovrebbe bere, bensì berti in oro”. Da qui il nome della località “Bertinoro”.

I 5 comuni della provincia di Ravenna sono: Castelbolognese, Riolo Terme, Faenza, Casola Valsenio, Brisighella.

6. il vitigno Albana e l’Impero Romano

Il vitigno Albana ha origine e storia piuttosto incerte. Quel che è certo è che i Romani giocarono un ruolo chiave nella sua affermazione e nel suo sviluppo.

Secondo alcuni studiosi, il vitigno fu introdotto in Romagna proprio dai Romani; secondo altri fu scoperto e valorizzato dai Romani.

Il nome stesso è di origine romana e deriva dalla parola “albus”, traducibile con “chiaro” o “bianco per eccellenza”, in riferimento al colore chiaro delle uve Albana oppure al fatto che nell’Impero Romano era considerato il migliore vitigno a bacca bianca.

Un’altra ipotesi fa risalire il nome ai Colli Albani, un insieme di rilievi montuosi dell’Antiappennino laziale, da dove proveniva il gruppo di legionari romani che avrebbero scoperto l’Albana.

7. il vitigno Albana e il terroir della Romagna

Il vitigno Albana è strettamente legato alla Romagna, tanto da rappresentarne l’unica area di coltivazione. Come si afferma nel disciplinare: “l’Albana ha trovato in questa regione geografica la massima e pressoché unica area di elezione in Italia”.

In particolare, l’Albana si esprime al meglio se coltivata sulle colline nei pressi della catena dello “Spungone”, una dorsale che si estende da Faenza a Cesena, che si è formata grazie alla sua particolare composizione. Per “spungone” s’intende, infatti, una roccia arenaria calcarea resistente all’erosione. “Spungone” deriva dal dialetto locale “spugnò” o “spungò” per il suo aspetto “spugnoso”.

Le colline sui due versanti dello Spungone si caratterizzano per la presenza di suoli argillosi, con una componente calcarea variabile, con vigneti collocati ad altitudini superiori ai 100 metri sopra il livello del mare, ottimamente esposti.

Qui l’Albana trova le condizioni ideali per esprimere tutte le sue potenzialità. Come scriveva, all’inizio del XX secolo, Mariano Savelli, del Regio Laboratorio Autonomo di Chimica Agraria di Forlì, in aree diverse da quelle prossime allo Spungone l’Albana “perde il color d’oro, l’odore e la morbidezza, confondendosi con un ottimo vino bianco comune”.

8. i vini della D.O.C.G. Romagna Albana presentano un caratteristico sentore vegetale

Il tratto distintivo dei vini D.O.C.G. Romagna Albana, indipendentemente dalla tipologia, è un tipico sentore vegetale che viene spesso associato alla salvia ed è molto percepibile all’olfatto. Il quadro aromatico è completato da profumi floreali e note di albicocca.

Il colore è giallo paglierino, tendente al dorato, ambrato nelle versioni passite; il sapore è pieno, sapido nella versione secca, dolce in quella amabile o passita, prevalentemente fruttato con netto retrogusto amarognolo.

9. i vini D.O.C.G. Romagna Albana e gli abbinamenti con il cibo

L’abbinamento cibo e Romagna Albana varia a seconda della tipologia di vino considerata.

Nella sua variante secca, il vino Romagna Albana è perfetto con antipasti a base di salumi, minestre di verdure e brodetti di pesce. Ottimo anche con primi piatti non troppo corposi e senza sughi di carne. Da provare con le lasagne alle verdure.

Nella versione “amabile” e in quella “dolce” va a nozze con il dessert, in particolare con la pasticceria secca. Più il dessert spicca per dolcezza più si dovrà optare per la versione “dolce”, mentre per quelli con un grado di dolcezza meno spiccato meglio la tipologia “amabile”.

I vini Romagna Albana “passito” e “passito riserva” sono ottimi con dolci importanti e con formaggi stagionati, erborinati o speziati. Anche in questo caso, la scelta della tipologia dipende dal grado di corposità del dolce e dalla stagionatura o speziatura del formaggio, con il “passito riserva” da privilegiare per le portate molto strutturate. Da provare anche come “vini da meditazione”.

10. il vino D.O.C.G. Romagna Albana in versione secca lo puoi comprare online su Wineshop.it

Nella nostra enoteca online è in vendita l’Albana di Romagna Secco Fattoria Paradiso, 100% Albana, prodotto a Bertinoro, la culla della Denominazione.

Posted in: Vini d'Italia
  Loading...