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​Uva da vino e uva da tavola: differenze

By Luca Stroppa 14 gennaio 2021 847 Views

Uva da vino e uva da tavola: differenze

Che differenza c’è tra uva da vino e uva da tavola? Come distinguere queste due tipologie di uva? E perché si chiamano così? È possibile produrre vino a partire da uve da tavola?

Nel nostro articolo, abbiamo risposto a tutte queste domande. Continua a leggere per soddisfare la tua curiosità.

Che cos’è l’uva da vino? E che cos’è l’uva da tavola?

Iniziamo da una semplice definizione di queste due tipologie di uva. Come suggerisce il nome, l’uva da vino è quella destinata alla vinificazione e alla produzione di vino. L’uva da tavola, chiamata anche uva da mensa, è quella destinata al consumo alimentare, fresca o essiccata, oppure utilizzata per produrre succhi di frutta.

È importante precisare che questi due termini sono previsti dalla legge, che si occupa anche di inserire ogni varietà d’uva, a seconda delle sue caratteristiche, all’interno della tipologia “da vino” o “da tavola”.

Quali sono le differenze tra uva da vino e uva da tavola?

Un’uva viene classificata come uva da vino o uva da tavola, e quindi idonea alla vinificazione o adatta al consumo, sulla base delle proprietà del frutto. Senza entrare in complesse trattazioni di carattere tecnico e botanico, riportiamo i due aspetti più evidenti che differenziano le uve da tavola e le uve da vino:

1. morfologia e consistenza dell’acino

2. rapporto acidità/dolcezza

Partiamo dal primo punto, quello che riguarda la morfologia e la consistenza dell’acino. Possiamo dire che l'uva da tavola presenta acini dalla buccia piuttosto sottile, una polpa compatta e croccante, con pochi o senza semi. Al contrario, l'uva da vino presenta una polpa decisamente più succosa, che la rendono adatta alla produzione del nettare, e mediamente un acino con più vinaccioli, anch’essi coinvolti nella prima parte della vinificazione.

Ma la differenza più importante risiede in quella che viene definita maturazione tecnologica, ovvero il rapporto tra zuccheri e acidi presenti nell’uva. L’uva da tavola tende ad avere un grado di dolcezza e un contenuto di zuccheri superiore all’uva da vino, ma un grado di acidità inferiore.

L’uva da vino presenta un rapporto acidità/dolcezza più equilibrato, un fattore che favorisce il processo di vinificazione. Tale equilibrio, infatti, agevola la conservazione e l’affinamento del nettare e permette di esprime al meglio le sue proprietà organolettiche.

Va precisato che il rapporto acidità/zuccheri dipende sia dal livello di acidità o dolcezza naturale proprio di ogni varietà di uva sia dal momento in cui avviene la raccolta e la vendemmia. Più l’uva è matura maggiore sarà la concentrazione zuccherina, mentre un’uva non completamente matura presenta un rapporto più equilibrato tra acidità e zuccheri. Per questo motivo, solitamente, le uve da tavola sono raccolte a maturazione completa, mentre quelle da vino sono vendemmiate prima, proprio per conservarne l’acidità o parte di essa (ovviamente, le uve passite costituiscono una parziale eccezione).

Si può produrre vino da uve da tavola?

La risposta è NO. La legge italiana vieta la vinificazione di uve da tavola e la commercializzazione di vino da uve da tavola. Dalle uve da tavola è possibile ottenere soltanto succhi d'uva.

La normativa in materia è, in realtà, molto complessa e in continua evoluzione. L’unica eccezione riguarda quei vini ottenuti da uve da tavola destinati ad un consumo personale e prodotti in quantità molto limitate. Solo in questi casi esiste un certo grado di tolleranza.

In ogni caso, per ottenere vino di qualità è sempre meglio utilizzare uve da vino. Altrimenti non si chiamerebbero così ...

Infine, una precisazione. Attenzione all’espressione “vino da tavola”: si tratta di un falso amico con cui non si indica un vino ottenuto da uve da tavola, come potrebbe sembrare dal nome, ma, al contrario, un vino ricavato da uve da vino autorizzate e prodotto senza dover rispettare un disciplinare di produzione.

Si possono utilizzare uve da vino per il consumo alimentare?

Possiamo rispondere: “vedi sopra”. O meglio le uve da vino si chiamano così perché sono adatte alla vinificazione, mentre le uve da tavola sono adatte al consumo alimentare. Perché dunque utilizzarle per altri scopi?

Posted in: Cultura del vino
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