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​Storia e significato di Glou-Glou: un nuovo aggettivo nel vocabolario del vino

By Luca Stroppa 07 settembre 2023 192 Views

Storia e significato di Glou-Glou: un nuovo aggettivo nel vocabolario del vino

Il vocabolario del vino è in costante aggiornamento. Neologismi, francesismi o locuzioni e nuove parole provenienti dalla lingua inglese stanno entrando a far parte della terminologia comunemente utilizzata da esperti e appassionati.

Oggi ti vogliamo parlare di una parola che, negli ultimi anni, ha conosciuto una sorta di conversione linguistica fino ad essere utilizzata come aggettivo del vino. Recentemente è comparsa anche sulle colonne del The New York Times! Non si tratta di un termine nuovo, sicuramente l'avrei sentito o utilizzato, probabilmente in modo scherzoso o poco serio. Nuovo è il suo utilizzo. Stiamo parlando di glou-glou.

Sì esatto, proprio glou-glou. Sembrerà strano ma non stiamo scherzando. Di seguito, ti spieghiamo tutto.

Che cosa significa Glou-Glou?

Siamo sicuri che almeno una volta nella vita anche tu hai utilizzato l'espressione glou-glou e, quindi, ne conosci il significato originario.

Tecnicamente si tratta di un'onomatopea, cioè di una locuzione che riproduce i suoni derivanti da una determinata azione. Nel nostro caso, l'azione riprodotta acusticamente è quella della fuoriuscita del vino. Nello specifico, la parola è utilizzata per imitare il suono emesso durante l'atto di versare il vino, che esce o trabocca dalla bottiglia, oppure, per imitare il suono emesso da chi beve vino con piacere e con velocità.

Proprio quest'ultimo aspetto va precisato perché ci aiuterà a comprendere meglio il nuovo utilizzo di questa parola. Glou-Glou si riferisce all'atto di bere con avidità, con desiderio e a grandi sorsi, con soddisfazione e appagamento. Ciò è determinato dalla bontà del vino e dalla sua bevibilità e piacevolezza.

Qual è il nuovo significato di Glou-Glou?

Come vedremo nel prossimo paragrafo, per molto tempo glou-glou è stato utilizzato solo come onomatopea a cui ricorrere in ambienti o situazioni informali e confidenziali, quasi in modo scherzoso.

Recentemente qualche esperto ha cominciato ad utilizzare la locuzione in maniera più seria e formale, trasformandola in un aggettivo che evidenzia particolari caratteristiche e proprietà del vino. Quali sono queste qualità? Piacevolezza, bevibilità o facilità di beva, freschezza e delicata aromaticità. Caratteristiche tipiche di vini giovani e di pronta beva, come ad esempio i vini novelli, di quelli scorrevoli, leggeri, con una fresca acidità, da non risultare pesanti e corposi, e che, quindi, si bevono senza alcuna fatica.

Insomma, un vino glou-glou è un vino fresco, giovane e facile da bere. Ah, l'aggettivo si può utilizzare, al momento, solo per i vini rossi!

Qual è la storia della parola Glou-Glou?

Esplorare la storia dell'espressione glou-glou è molto utile per comprendere come si è giunti al nuovo utilizzo, di cui abbiamo appena parlato, e per capire perché il termine è utilizzato esclusivamente per i vini rossi.

Difficile stabilire da quando la locuzione è utilizzata nel linguaggio comune con funzione onomatopeica. Di certo, la sua prima apparizione è datata 1666 in Le Médecin malgré lui, una commedia di Molière, come sostantivo per descrivere l'azione di bere avidamente del vino. Non deve sorprendere che il termine sia stato usato in una commedia, quindi in un'opera volta a divertire il pubblico, che lascia ampio spazio a termini poco seri e informali. Nel corso dei secoli, ci sono altre attestazioni e testimonianze di questo uso di glou-glou.

Il suo utilizzo come aggettivo, tecnico e formale, è, invece, estremamente recente. Si cominciò ad utilizzarlo nei primi anni Duemila, in Francia, nel contesto dei vini naturali e, poi, soprattutto con i classici vini rossi del Beaujolais, vini rossi novelli, per sottolineare il loro carattere giovane, fruttato, fresco e, dunque, la loro grande bevibilità. Per descrivere questa loro proprietà e per distinguerli dagli altri possenti vini rossi, si scelse un'espressione immediata e conosciuta, dal significato altrettanto immediato e, quindi, facilmente intuibile dai consumatori.

Inizialmente, l'espressione, diventata aggettivo, restò entro i confini francesi, ma negli ultimi anni si è insediata nel mondo anglosassone, tanto che glou-glou è stato utilizzato come aggettivo addirittura dai giornalisti del New York Times! Anche qualche critico internazionale ha cominciato a ricorrere a glou-glou nelle sue recensioni.

In poco tempo, l'aggettivo potrebbe fare la sua comparsa anche in Italia. Se hai letto questo articolo non sarai sorpreso o stupito, anzi, saprai alla perfezione la sua storia e il suo significato.

Fonti: Vinepair - Ask a Wine Pro: What Is Glou-Glou?; Sprudge - A brief history of glou-glou.

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Posted in: Curiosità sul vino
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