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​Quali sono i vitigni più diffusi in Italia

By Luca Stroppa 29 ottobre 2019 14726 Views

Quali sono i vitigni più diffusi in Italia

Che l’Italia sia uno dei Paesi con la più prestigiosa e longeva tradizione enologica è cosa arcinota. Ma quali sono i vitigni più coltivati nella nostra Penisola? Domanda di difficile risposta. Si può andare per tentativi o per intuizioni ma in questi casi non c’è niente di meglio che affidarsi ai dati statistici. Precisamente quelli dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino che monitora costantemente i vitigni coltivati in tutti i Paesi del Mondo, redigendo un rapporto con tanto di classifica.

Analizzando i dati italiani non mancano certo le sorprese, ma soprattutto spicca una caratteristica unica del nostro Paese.

Classifica dei vitigni più diffusi in Italia

Volevamo svelartela solo alla fine dell’articolo ma abbiamo deciso di soddisfare immediatamente la tua curiosità. Il tratto distintivo e unico della coltivazione della vite in Italia è il seguente: i vitigni autoctoni del nostro Paese occupano le primissime posizioni della classifica a discapito dei vitigni internazionali che invece dominano la scena nella maggior parte delle altre nazioni vinicole. In altre parole, a noi italiani piace il made in Italy o meglio i vini fatti in casa.

Ecco allora le prime dieci posizioni di questa interessante classifica:

10. Negramaro / Primitivo di Manduria

Al decimo posto due vitigni a bacca nera autoctoni della Puglia. Stiamo parlando del Negroamaro e del Primitivo di Manduria con poco più di 11 mila ettari di terreno coltivati.

9. Barbera

Al nono posto un altro vitigno a bacca nera tipico della nostra Penisola, in particolare del Piemonte: la Barbera. Se ne coltivano 18 mila ettari circa. Si tratta di un vitigno non troppo antico ma che, in poco tempo, è riuscito a conquistare le tavole degli italiani e non solo.

8. Chardonnay

Lo Chardonnay è uno dei vitigni a bacca bianca più coltivati a livello mondiale. Detiene un record davvero impressionante: viene coltivato in tutti i paesi vinicoli del mondo, sintomo della sua capacità di adattamento a diversi terreni e condizioni climatiche. Dalla Francia, lo Chardonnay ha conquistato tutto il mondo, Italia compresa, dove occupa l’ottavo posto tra i vitigni più coltivati (20 mila ettari).

7. Trebbiano Toscano

Al settimo posto un vitigno a bacca bianca autoctono del nostro Paese: il Trebbiano Toscano. Da questo vitigno, coltivato per 21 mila ettari, si ricavano 7 diverse DOC: Trebbiano d'Abruzzo, Trebbiano di Romagna, Trebbiano di Aprilia, Trebbianino Val Trebbia dei Colli Piacentini, Trebbiano di Arborea, Trebbiano di Capriano del Colle e Trebbiano Spoletino.

6. Catarratto

Al sesto posto il vitigno a bacca bianca più diffuso della Sicilia. Stiamo parlando ovviamente del Catarratto con 22 mila ettari coltivati.

5. Merlot

Il Merlot si attesta al quinto posto in Italia, mentre rappresenta il secondo vitigno più coltivato al mondo. In Italia se ne coltivano quasi 25 mila ettari.

4. Pinot Grigio

Al quarto posto un altro vitigno internazionale, di origine francese, coltivato in ogni angolo del nostro pianeta. Il Pinot Grigio è il vitigno internazionale più coltivato in Italia con 26 mila ettari.

3. Glera

Sul gradino più basso del podio ma in costante crescita, anche e soprattutto grazie al successo del “nostro” Prosecco, troviamo il vitigno Glera. Pensa che in cinque anni la superficie vitata a Glera è più che raddoppiata, dai 10 mila del 2014 ai circa 27 mila ettari attuali. Dici che il Prosecco piace?

2. Montepulciano

Al secondo posto il vitigno a bacca nera simbolo dell’Italia Centrale: il Montepulciano. Anche questo vitigno sta scalando la nostra classifica, dal 2015 ad oggi è passato dal quarto al secondo posto.

1. Sangiovese

Al primo posto, incontrastato, un altro vitigno a bacca nera. Stiamo parlando del Sangiovese, in assoluto il vitigno più coltivato nel nostro Paese. Pensa che gli ettari vitati sono circa 54 mila!

Posted in: Curiosità sul vino
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