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​Perché lo spumante è il vino delle feste?

By Luca Stroppa 22 dicembre 2025 114 Views

Tradizionalmente, durante le varie festività, e in particolare nel periodo natalizio, così come in occasione di traguardi personali, celebrazioni familiari o eventi importanti, è quasi automatico pensare alle bollicine. Aperitivi, brindisi di Natale o Capodanno, anniversari e matrimoni: lo spumante è un vero e proprio simbolo della festa.

Ma perché proprio gli spumanti hanno conquistato questo ruolo privilegiato? Perché, quando immaginiamo un brindisi memorabile, la nostra mente corre subito a Prosecco, Franciacorta etc. etc. e non a un vino fermo o a un semplice rosso da pasto? La risposta non è unica ma coinvolge alcuni fattori, strettamente legati tra loro, che riguardano superstizione, tradizione, proprietà delle bollicine, marketing e collocazione di questi vini nei pasti.

Questi elementi, intrecciandosi, hanno trasformato lo spumante da semplice vino frizzante a vero e proprio simbolo universale della celebrazione, consolidando la sua presenza sulle tavole in occasione del brindisi di ogni tipologia di festa.

Perché lo spumante è il vino delle feste?

Come e perché lo spumante è diventato il vino del brindisi e delle feste

Ora approfondiamo insieme i vari fattori che hanno portato lo spumante ad essere il simbolo indiscusso del brindisi e delle feste.

1. Simbolismo degli spumanti

Gli spumanti sono una tipologia di vino ricca e carica di significati simbolici. Di seguito, ti presentiamo i due significati simbolici che li lega indissolubilmente al brindisi e alle occasioni di festa.

• Il valore simbolico delle bollicine

Uno dei motivi principali per cui lo spumante è diventato il vino delle celebrazioni risiede nel significato simbolico delle sue bollicine. Le piccole “sfere” che risalgono nel bicchiere rappresentano gioia, energia positiva e prosperità, valori che da sempre si desiderano condividere durante i momenti più importanti della vita.

Questa caratteristica unica, assente nei vini fermi e presente solo in parte nei vini frizzanti, ha fatto sì che le bollicine diventassero inseparabili dalle occasioni speciali, dai matrimoni alle feste di fine anno. Il loro costante movimento nel bicchiere evocano allegria, vitalità e buona fortuna, trasformando ogni brindisi in un gesto carico di significato e di emozione.

In altre parole, ogni bollicina che si innalza è una sorta di messaggero di felicità, che porta con sé un augurio di prosperità e benessere, rendendo ogni celebrazione più elegante, gioiosa e memorabile.

• Il valore simbolico del “botto”

Un altro elemento che ha contribuito a legare lo spumante alle feste è una curiosa credenza popolare legata al celebre “botto” della bottiglia.

In passato, si riteneva che il forte rumore dell’apertura dello spumante con il tappo che fuoriesce fosse in grado di allontanare spiriti maligni o presenze indesiderate. L’idea era che il suono improvviso, unito alla forza delle bollicine che esplodono con energia, potesse “spaventare” qualsiasi influenza negativa, proteggendo gli ospiti e garantendo un ambiente sicuro e sereno durante la festa.

Questa convinzione si è presto intrecciata con il rito del brindisi, da sempre simbolo di augurio, felicità e prosperità. Il brindisi non è mai stato un semplice gesto conviviale: alzare il bicchiere significa augurare salute, gioia e fortuna a chi ci sta accanto. Il botto dello spumante, oltre a essere spettacolare e coinvolgente, si adattava perfettamente a questo rituale: ogni apertura di bottiglia diventava un gesto simbolico di buon auspicio.

Perché lo spumante è il vino delle feste?

2. Marketing ed effetto scenico delle bollicine

La fama dello spumante come vino delle celebrazioni è stato, in parte, anche costruito dai produttori stessi, che hanno saputo valorizzarne le caratteristiche uniche e il fascino scenografico.

In Francia, le prime bottiglie di Champagne erano considerate un lusso riservato alla nobiltà. Le bollicine avevano un grande impatto visivo, trasformando ogni apertura in un piccolo spettacolo. Il legame con le feste e le celebrazioni iniziò a consolidarsi nelle grandi corti aristocratiche, creando una tradizione destinata a durare secoli.

Con il tempo, anche in Italia e in altre parti del mondo, vini come Prosecco e Franciacorta hanno ereditato questa reputazione. Le bollicine conferivano ad ogni occasione un senso di festa ed eleganza, distinguendosi dai vini fermi. Anche il marketing e la comunicazione hanno giocato un ruolo decisivo. Attraverso campagne pubblicitarie, eventi e strategie promozionali, i produttori hanno consolidato l’idea che le bollicine fossero il simbolo universale della celebrazione, accessibile non solo alle corti nobiliari, ma a tutti i momenti importanti della vita: matrimoni, anniversari, Capodanno e altre ricorrenze speciali.

Perché lo spumante è il vino delle feste?

3. Collocazione temporale nei pasti

Il brindisi è tradizionalmente effettuato all’inizio o alla fine di un pasto, momenti in cui lo spumante trova la sua collocazione ideale, perfettamente in sintonia con l’atmosfera della celebrazione.

Gli spumanti, grazie alla loro ampia varietà nella scala di dolcezza, si prestano con grande versatilità a queste occasioni. Le versioni più secche risultano perfette per l’aperitivo o il pre-pasto. Al contrario, le versioni dolci o amabili sono ideali per il fine pasto, accompagnando in modo elegante torte, dessert e dolci, rendendo il brindisi finale un momento raffinato e memorabile.

Questa collocazione naturale, prima e dopo le portate principali, ha rafforzato ulteriormente il legame tra bollicine e celebrazione.

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Posted in: Curiosità sul vino
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