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​Nuove scoperte sul Titanic: l'ultima cena a base di vino e cibo made in Italy

By Luca Stroppa 25 maggio 2023 141 Views

Nuove scoperte sul Titanic: l'ultima cena a base di vino e cibo made in Italy

Come riportato dalla BBC in un articolo del 17 maggio 2023 e come confermato dai protagonisti del progetto, dopo un lungo e dispendioso lavoro sono state effettuate delle scansioni digitali a grandezza naturale del Titanic, che hanno permesso di disporre di una copertura globale in 3D della nave.

Questa innovativa ricostruzione permetterebbe di fare chiarezza su alcuni punti oscuri relativi alle cause di queste celebre disastro marittimo e su ciò che accadde effettivamente il 14 aprile del 1912, il giorno del naufragio della nave, che portò alla morte di più di 1500 persone. Inoltre, le immagini in 3D hanno permesso di rivelare o confermare alcuni particolari dettagli, come quelli relativi al menù dell'ultima cena e al cibo e alle bottiglie di vino conservate, servite o non aperte.

La prima scansione digitale in 3D del Titanic

Dopo aver individuato il relitto, al largo dell'Atlantico, nel 1985, i tentativi di esplorazione e ricostruzione per immagini del Titanic si sono susseguiti ininterrottamente. L'oscurità delle acque, ai circa 3800 metri di profondità in cui si trovano i resti della nave, ha reso davvero complicato il lavoro di quanti hanno cercato di "fotografarla" e "immortalarla". Lo sviluppo tecnologico sta certamente aiutando quanti si sono posti l'obiettivo di fare luce sul Titanic attraverso un'oggettiva riproduzione delle sue parti e caratteristiche.

A partire dall'estate del 2022, Magellan Ltd, una delle più importanti società di mappatura e scansione di siti in acque profonde, ha portato avanti il più grande progetto di acquisizione 3D sottomarina, mappando l'intero sito dove si trova il relitto e fornendo immagini in 3D ultra definite della nave, con un livello di dettaglio e precisione mai raggiunti prima. Per realizzare questa "impresa" ci sono volute 6 settimane di spedizione nell'Oceano Atlantico e un dispiegamento di forze e mezzi tecnologici incredibile. Due sommergibili, chiamati Romeo e Giulietta, hanno ispezionato la zona interessata per oltre 3 miglia. Le ore di riprese e ispezione sono state 200, mentre le immagini raccolte ed elaborate sono state circa 700 mila, attraverso il ricorso a tecnologie di scansione digitale di ultimissima generazione, appositamente studiate a questo scopo, e progettate e sviluppate per oltre 5 anni! Il tutto è stato realizzato nel pieno rispetto del relitto, senza toccare, spostare o danneggiare alcuna parte del relitto. Prima dell'inizio delle operazione è stata organizzata una cerimonia di deposizione di fiori per ricordare quanti hanno perso la vita in questo tragico evento.

I risultati e l'operazione condotta dagli esperti di Magellan Ltd sono stati pubblicati e raccontati dalla BBC nei giorni scorsi. Inoltre, grazie alla collaborazione con Atlantic Productions, una società indipendente britannica specializzata nella produzione di contenuti, nei prossimi mesi prenderà forma un documentario che ricostruirà l'intera vicenda e questa grandiosa opera di ricostruzione digitale.

Tra le opportunità offerte da questo progetto c'è la possibilità di esaminare, nel dettaglio, la poppa per cercare di comprendere in che punto è stata colpita dall'iceberg e come la nave si sia inabissata.

Cibo, vino e Made in Italy nel menù del Titanic

I dettagli emersi dalla riproduzione digitale in 3D riguardano anche i prodotti enogastronomici presenti sulla nave e serviti durante i pasti, compresa la cena del 14 aprile del 1912. Il carattere "italico" del menù era già noto, così come la presenza di bottiglie di Champagne non ancora aperte. Il lavoro di Magellan Ltd ha rivelato o confermato altri interessanti particolari.

Diciamo subito che la presenza di prodotti italiani a bordo del Titanic fu favorita da Gaspare Antonio Pietro Gatti, responsabile dei ristoranti di prima classe della nave e della selezione degli ingredienti e degli alimenti da portare e utilizzare durante il viaggio, e da altri 37 italiani, professionisti del settore e membri del personale addetto alla cucina. Sappiamo che sul Titanic c'erano 30 forme di Parmigiano Reggiano, un prodotto perfetto per essere trasportato e conservato per diverso tempo, c'era il Gorgonzola, c'erano pasta e olio rigorosamente italiani, oltre che a un quantitativo imprecisato di bottiglie di vino rosso toscano, in concorrenza con pregiate etichette di Champagne francese.

Stando a quanto è stato ricostruito dal giornalista Gabriele Arliotti e dallo storico del Titanic Claudio Bossi, il Parmigiano fu il prodotto italiano più presente nei menù previsti per i passeggeri. Lo ritroviamo in alcuni piatti del menù della prima classe, nel Consommè Olga, nel Sautè di pollo Iyonnase e nella zuppa Parmentier; e in quelli della seconda classe, come condimento degli spaghetti au gratin, insieme all'olio italiano nei croissant salati alla viennese o servito a fine pasto con il Gorgonzola. La sua presenza non è stata attestata nel menù della terza classe.

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Posted in: Curiosità sul vino
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