Notizie sul vino: Vino italiano sotto pressione negli USA, consumi giù del 10,4% a maggio
Le principali notizie sul vino dell’ultima settimana (21 giugno - 27 giugno 2025). Riguardano il vino italiano e non solo. Sono quelle più interessanti, più dibattute, più curiose e più riprese dai migliori Blog e siti sul vino.
Leggi quanto segue per restare informato. Buona lettura.
Le ultime notizie sul vino
Le performance dei vini italiani negli USA restano al centro dell’attenzione mediatica, soprattutto dopo gli ultimi dati UIV che segnalano un preoccupante calo dei consumi a maggio 2025. Nel frattempo, Federvini ha nominato il nuovo presidente, preparandosi ad affrontare un 2025 che si preannuncia ricco di sfide.
Sul fronte locale, l’Asti DOCG guarda al futuro con l’avvio delle sperimentazioni sui vitigni resistenti, mentre le Denominazioni piemontesi chiedono il via libera alla distillazione straordinaria per gestire le eccedenze di vino invenduto.
Infine, il Veneto viene incoronato leader nel Turismo DOP, consolidando il suo ruolo di protagonista nel settore enogastronomico italiano.
1️⃣ Vino italiano: consumi negli USA in calo del 10,4% a maggio
La notizia sul vino italiano più ripresa nell’ultima settimana riguarda l’andamento dei consumi di vino italiano negli Stati Uniti, un mercato da tempo al centro dell’attenzione, soprattutto dopo l’intensificarsi delle tensioni legate ai dazi commerciali. Il 25 giugno, l’Unione Italiana Vini (UIV) ha diffuso i dati relativi a maggio 2025, che evidenziano segnali preoccupanti, sebbene in parte previsti a causa del contesto internazionale complesso e del calo generalizzato dei consumi a livello globale.
In particolare, l’UIV sottolinea che, nel solo mese di maggio, i consumi di vino italiano negli USA sono diminuiti del 10,4% rispetto allo stesso periodo del 2024, rappresentando una delle performance più negative degli ultimi tre anni. Questo calo significativo riflette le difficoltà che il settore sta attraversando in uno dei mercati storicamente più importanti per l’export italiano.
Analizzando l’andamento complessivo da gennaio a maggio 2025, si registra una contrazione del 6,3% sia in termini di volume che di valore, confermando una tendenza al ribasso che mette in allarme produttori e operatori del comparto.
2️⃣ Federvini: Giacomo Ponti nuovo Presidente. Cresce l’export di vini, spiriti e aceti nonostante le difficoltà
Il 25 giugno si è tenuta l’Assemblea Generale di Federvini, la Federazione Italiana degli Industriali Produttori, Esportatori e Importatori di Vini, Acquaviti, Liquori, Sciroppi, Aceti e affini, che ha segnato un passaggio di testimone alla guida dell’associazione. Giacomo Ponti è stato nominato nuovo Presidente, succedendo a Micaela Pallini.
L’assemblea è stata anche l’occasione per riflettere sull’andamento del settore, che oggi si confronta con un contesto internazionale sempre più complesso, segnato da conflitti, instabilità geopolitiche, ostacoli commerciali e cambiamenti nei modelli di consumo. Nonostante queste criticità, il comparto italiano di vini, distillati e aceti continua a mostrare segnali di crescita. Nel 2024, l’export complessivo ha infatti raggiunto i 10,5 miliardi di euro, confermando la solidità e la competitività del Made in Italy sui mercati globali.
Il 2025 si prospetta, tuttavia, come un anno più complesso e ricco di sfide per il settore. Le rilevazioni relative al primo trimestre evidenziano segnali di rallentamento rispetto all’anno precedente. In particolare, l’export di vino italiano risulta in leggera flessione (-1%) rispetto al 2024, mentre gli spiriti registrano un calo più marcato, pari al -3,2%. In controtendenza, invece, il segmento dell’aceto, che continua a mantenere performance positive.
3️⃣ L’Asti DOCG investe nella ricerca sui vitigni PIWI
Nei giorni scorsi, il Consorzio Asti DOCG ha annunciato l’avvio di un’importante sperimentazione su varietà aromatiche resistenti (PIWI), in collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore Umberto I di Alba, con l’obiettivo di affiancarle al tradizionale Moscato Bianco nella produzione del celebre spumante piemontese. Questo progetto innovativo nasce dalla volontà di rispondere alle sfide climatiche e fitosanitarie che interessano il settore vitivinicolo, con uno sguardo rivolto alla sostenibilità ambientale.
Come varietà di riferimento rimane il Moscato Bianco, cuore e simbolo della produzione Asti DOCG, a cui saranno affiancate varietà resistenti appositamente selezionate per la sperimentazione. La prima di queste varietà sarà il Muscaris.
Il progetto prevede un monitoraggio costante e analisi periodiche delle coltivazioni, che dureranno almeno fino al 2029, per valutare la resistenza dei vitigni nel tempo. Successivamente, si procederà con la vinificazione per esaminare le caratteristiche organolettiche dei vini prodotti. Al termine di questo lungo percorso di ricerca e sperimentazione, si deciderà se proporre l’inserimento ufficiale di queste varietà tra i vitigni coltivabili nella Regione Piemonte, aprendo così la strada a un futuro più sostenibile e innovativo.
4️⃣ Il settore del vino piemontese chiede la distillazione straordinaria per far fronte alla crisi
Confagricoltura Piemonte, d'intesa con i principali Consorzi delle Denominazioni piemontesi, ha formalmente richiesto alle istituzioni regionali un intervento urgente per affrontare la questione delle elevate giacenze di vino. A fine maggio, secondo le stime, nelle cantine piemontesi c’erano circa 190.000 ettolitri di vino a Denominazione di Origine invenduto, aggravando una situazione già resa critica dal calo generalizzato dei consumi.
In questo contesto, la distillazione straordinaria viene proposta come una soluzione temporanea per fronteggiare l’emergenza. Questo processo permette di trasformare vino o mosto in alcool, da utilizzare per altri scopi, contribuendo a ridurre le eccedenze di prodotto invenduto e prevenendo così un possibile crollo dei prezzi.
Va però sottolineato che la distillazione straordinaria è una misura emergenziale e momentanea, non una soluzione definitiva. È fondamentale che a questa seguano interventi più ampi, strutturali e strategici, in grado di ripensare e riorganizzare profondamente il sistema vitivinicolo piemontese. Solo così si potrà garantire un futuro sostenibile, competitivo e duraturo per l’intero comparto.
5️⃣ Il Veneto è leader nel Turismo DOP italiano
Il 25 giugno 2025 a Roma è stato presentato il 1° Rapporto Turismo DOP, realizzato dalla Fondazione Qualivita in collaborazione con Origin Italia e con il supporto del MASAF. Il Rapporto offre un’analisi dettagliata e aggiornata del turismo enogastronomico legato ai prodotti DOP e IGP in Italia, con un focus approfondito sulle singole regioni.
Il documento include inoltre una classifica delle regioni italiane più coinvolte nel Turismo DOP, definito come una forma di turismo esperienziale che ruota attorno ai prodotti tipici certificati e alle attività ad essi collegate, valorizzando così le eccellenze agroalimentari locali e le tradizioni territoriali.
Il Veneto emerge come regione leader, seguito dalla Toscana, che vanta il maggior numero di DOP e IGP, e dall’Emilia-Romagna.
La classifica è stata elaborata attraverso un indice che tiene conto di diversi criteri chiave, tra cui la presenza di eventi dedicati, infrastrutture turistiche, riconoscimenti ufficiali, programmi di formazione specifici, il peso economico del settore agricolo e delle filiere DOP/IGP, oltre ai flussi turistici legati a queste produzioni.
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