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​Notizie sul vino: Sicilia 2025, la vendemmia più lunga d’Italia è appena terminata con uve di qualità eccellente

By Luca Stroppa 28 novembre 2025 154 Views

Le principali notizie sul vino dell’ultima settimana (22 novembre - 28 novembre 2025). Riguardano il vino italiano e non solo. Sono quelle più interessanti, più dibattute, più curiose e più riprese dai migliori Blog e siti sul vino.

Leggi quanto segue per restare informato. Buona lettura.

Le ultime notizie sul vino

Il riepilogo settimanale di Wineshop.it sulle principali notizie dal mondo del vino si apre con i dati sulla vendemmia in Sicilia, la più lunga d’Italia, appena conclusa. Passiamo poi a due report di grande interesse pubblicati in questi giorni: il primo dell’Osservatorio Federvini, che analizza l’andamento del vino italiano nei primi nove mesi del 2025 e il secondo sui risultati delle DOP italiane.

Questa è stata anche la settimana della presentazione ufficiale della nuova annata del Brunello di Montalcino, un momento atteso dagli appassionati e dagli operatori del settore.

Infine, un’importante notizia dall’estero: il governo francese ha previsto maxi fondi per finanziare l’estirpazione dei vigneti, un provvedimento che ha suscitato grande attenzione tra gli operatori del settore e i media internazionali.

Notizie sul vino: Sicilia 2025, la vendemmia più lunga d’Italia è appena terminata con uve di qualità eccellente

1️⃣ Sicilia: la vendemmia 2025 più lunga d’Italia e la qualità è eccellente

Come annunciato nei giorni scorsi da Assovini Sicilia, si è recentemente conclusa la vendemmia 2025 nell’Isola, iniziata a fine luglio e terminata nei primi giorni di novembre nella zona della DOC Etna. Con oltre 100 giorni di raccolta, la Sicilia si conferma come sede della vendemmia più lunga d’Italia.

Secondo l’Associazione, il bilancio dell’annata è estremamente positivo: si registra una produzione in crescita rispetto alle ultime due campagne vendemmiali e una qualità delle uve di ottimo livello, destinata a dare vini dall’espressione territoriale unica. Le condizioni meteorologiche, equilibrate e prive di eccessi nelle fasi cruciali dello sviluppo della vite, hanno giocato un ruolo fondamentale nella riuscita della vendemmia.

La raccolta è iniziata nella Sicilia Occidentale, dove le abbondanti piogge invernali e l’assenza di ondate di calore prolungate hanno garantito una maturazione uniforme e perfetta delle uve. Qui si sono particolarmente distinte sia le varietà internazionali sia le varietà autoctone a bacca bianca.

Nel Centro-Sud, invece, le condizioni climatiche hanno favorito soprattutto i vitigni locali a bacca rossa, permettendo di ottenere uve sane e ben equilibrate, con potenziali qualità organolettiche elevate.

Particolare attenzione merita la zona dell’Etna, dove si parla di una vendemmia eccezionale e abbondante, con un riconoscimento speciale per il vitigno Carricante, simbolo del territorio etneo. Anche Pantelleria e le Isole Eolie registrano risultati da ricordare, con una delle migliori annate degli ultimi anni per le uve tradizionali.

2️⃣ Export di vini italiani in crescita in Germania e Brasile nei primi 9 mesi del 2025

L’ultima edizione del report dell’Osservatorio Federvini, elaborato da Nomisma e TradeLab, analizza l’andamento dei settori dei vini, degli spiriti e degli aceti nei primi nove mesi del 2025 e mette in luce dati particolarmente interessanti, ripresi da numerosi siti specializzati.

Concentrandoci sul settore vinicolo, come previsto, si registra una flessione negli USA, con un calo del 4,8% a valore rispetto allo stesso periodo del 2024. L’export italiano, rispetto a quello di altri Paesi, sembra comunque risentire meno dell’effetto-dazi: la Francia segna un -2,4%, mentre il Cile, tradizionalmente molto forte sul mercato statunitense, registra un -6,7%.

In controtendenza, crescono le esportazioni verso la Germania (+8,8%) e il Brasile (+8,7%). Sul fronte interno, il mercato si mantiene stabile, con gli spumanti italiani che continuano a essere la tipologia trainante, confermando il loro ruolo di punta nella strategia del settore.

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3️⃣ La Dop Economy italiana vola: export storico oltre i 12 miliardi

Negli ultimi giorni è stato pubblicato il XXIII Rapporto Ismea-Qualivita sui prodotti italiani DOP, IGP, STG e sulle bevande spiritose IG, un documento di fondamentale importanza per tracciare un bilancio dettagliato del sistema agroalimentare e vinicolo italiano con denominazione di origine o indicazione geografica protetta. Grazie al suo valore strategico per l’economia nazionale, il rapporto ha trovato ampio risalto sui principali siti sul vino italiano.

Dal report emerge che la “Dop Economy” ha raggiunto, nel 2024, un valore complessivo di 20,7 miliardi di euro, registrando una crescita del 25% rispetto al 2020, a conferma di un settore in piena espansione e sempre più trainante per l’economia nazionale.

Dati principali:

Settore alimentare: valore di 9,6 miliardi di euro.

Settore vino: valore di 11 miliardi di euro.

Export complessivo: 12,3 miliardi di euro, +24% rispetto al 2020.

L'export sia de settore del cibo che del vino hanno registrato risultati record.

In particolare:

Cibo: per la prima volta oltre i 5 miliardi di euro in valore (+12,7% sul 2023).

Vino: per la prima volta oltre i 7 miliardi (+5,2% sul 2023 e +66% dal 2014).

Il 2024 si candida quindi a essere uno degli anni migliori della storia della Dop Economy, con performance senza precedenti sia in termini di produzione che di export. Tuttavia, gli esperti sottolineano come i dati del prossimo rapporto sul 2025 saranno inevitabilmente influenzati dalla questione dei dazi USA, che potrebbe avere effetti rilevanti sulle esportazioni e sul posizionamento competitivo dei prodotti italiani sui mercati esteri.

4️⃣ Brunello di Montalcino: svelata ufficialmente l’annata 2021

Pronto a entrare sul mercato dall'1 gennaio 2026, il Brunello di Montalcino annata 2021 è stato recentemente svelato e presentato dal Consorzio del Vino Brunello di Montalcino. Grazie all’innovativo sistema di valutazione “Brunello Forma”, sviluppato appositamente per il vitigno Sangiovese, è stato possibile fornire un giudizio completo e oggettivo sull’annata, combinando dati pedoclimatici e ambientali, analisi chimiche e degustazioni professionali alla cieca.

La nuova annata viene sintetizzata attraverso tre aggettivi che ne definiscono il carattere:

Fragrante: indica una spiccata aromaticità floreale e fruttata, con sentori che vanno dalla pesca alla ciliegia rossa, fino a delicate note speziate ed eteree.

Definito: rappresenta l’equilibrio perfetto del vino, fine ed elegante, con struttura armoniosa e grande precisione gustativa.

Verticale: descrive la profondità e il potenziale di invecchiamento del Brunello, capace di esprimere in modo autentico la diversità dei terroir della zona di produzione.

In sintesi, l’annata 2021 del Brunello di Montalcino si presenta come complessa, elegante e pronta a raccontare al meglio il suo territorio.

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5️⃣ Francia: intervento record da 130 milioni per estirpare i vigneti

Una notizia internazionale che ha catturato l’attenzione di tutti i media del settore vino riguarda l’annuncio del Ministro dell’Agricoltura francese, Annie Genevard, sul nuovo piano nazionale per affrontare la crisi del vino in Francia. Tra le misure più importanti, spicca un fondo governativo da 130 milioni di euro destinato a finanziare l’estirpazione dei vigneti. Secondo quanto riportato da wein.plus, con questa somma sarebbe possibile estirpare 32.500 ettari dei 34.400 ettari di vigneti idonei, un’operazione di portata senza precedenti nel Paese.

Questo intervento è solo uno dei punti principali del piano che il governo francese intende attuare per ottimizzare il rapporto tra domanda e offerta, evitando l’accumulo di eccedenze derivanti dal calo dei consumi e fornendo un sostegno concreto alle numerose realtà vinicole in difficoltà.

L’obiettivo dichiarato è duplice: ridurre l’eccesso produttivo, che pesa sul mercato e sui prezzi, e assicurare la sostenibilità economica del settore. Analisti e operatori del settore stanno seguendo con grande interesse l’implementazione di questo piano, consapevoli che le decisioni prese nei prossimi mesi potrebbero ridefinire l’equilibrio dell’intero mercato vinicolo francese.

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