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​Notizie sul vino: Produzione mondiale di vino 2025 in crescita del 3%, l’Italia si conferma al primo posto

By Luca Stroppa 14 novembre 2025 263 Views

Le principali notizie sul vino dell’ultima settimana (8 novembre - 14 novembre 2025). Riguardano il vino italiano e non solo. Sono quelle più interessanti, più dibattute, più curiose e più riprese dai migliori Blog e siti sul vino.

Leggi quanto segue per restare informato. Buona lettura.

Le ultime notizie sul vino

Il riepilogo settimanale di Wineshop.it sulle principali notizie dal mondo del vino si apre con la pubblicazione delle stime dell’OIV sulla produzione globale di vino nel 2025. Si prosegue con un focus sulle giacenze di vino nelle cantine italiane e sugli ultimi dati relativi all’export di vino italiano negli USA.

Vi presentiamo, inoltre, la nuova DOCG abruzzese e vi segnaliamo uno dei migliori spumanti secchi italiani, che ha appena conquistato le ambite 5 Sfere dalla guida Sparkle 2026 e che è disponibile nella nostra enoteca online.

Notizie sul vino: Produzione mondiale di vino 2025 in crescita del 3%, l’Italia si conferma al primo posto

1️⃣ Produzione mondiale di vino 2025: l’Italia si mantiene al vertice

Il 12 novembre 2025, l’OIV (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino) ha pubblicato le prime stime sulla produzione mondiale di vino per il 2025. Secondo i dati preliminari, si registra una moderata ripresa della produzione globale rispetto a un 2024 complesso, ma i volumi rimangono inferiori alla media dell’ultimo quinquennio.

Entrando nello specifico, la produzione mondiale di vino nel 2025 è stimata tra i 228 e i 235 milioni di ettolitri. Se questi numeri saranno confermati, si tratterebbe di un aumento del 3% circa rispetto al 2024. Tuttavia, il dato resta inferiore del 7% rispetto alla media degli ultimi cinque anni, confermando una tendenza strutturale alla riduzione dei volumi produttivi a livello globale.

Secondo le previsioni dell’OIV, l’Italia dovrebbe confermarsi come primo produttore mondiale di vino nel 2025, con un margine significativo sugli altri Paesi. La classifica dei principali produttori mondiali dovrebbe essere la seguente:

1. Italia: (47,3 milioni di ettolitri)

2. Francia: (35,9 milioni di ettolitri)

3. Spagna: (29,4 milioni di ettolitri)

4. Stati Uniti

5. Australia

6. Argentina

2️⃣ Continuano a crescere le giacenze di vino in Italia: +5,2% rispetto al 2024

Secondo i dati pubblicati sul sito del MASAF (Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste) ed elaborati dall’ICQRF (Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari), le giacenze di vino italiano continuano a crescere. L’ultimo aggiornamento, relativo al 31 ottobre 2025, segnala 44,5 milioni di ettolitri di vino in cantina, con un incremento del 5,2% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Il 62,1% delle giacenze di vino si trova nelle regioni del Nord Italia, con una concentrazione particolarmente elevata in Veneto. Le regioni con la quota maggiore di giacenze sul dato totale nazionale sono le seguenti:

1. Veneto: qui si trova il 26,6% del totale delle giacenze nazionali (oltre 11,8 milioni di ettolitri)

2. Emilia-Romagna: 12% (circa 5,3 milioni di ettolitri)

3. Toscana: 11,5% (5,1 milioni di ettolitri)

4. Puglia: 9,4% (4,1 milioni di ettolitri)

5. Piemonte: 8,8% (3,9 milioni di ettolitri)

L’aumento delle giacenze è principalmente dovuto a un indebolimento della domanda, sia sul mercato interno sia su quello internazionale. Questo fenomeno si evidenzia ancor più se consideriamo che, come mostrano i dati, la produzione media di vino negli ultimi anni è in diminuzione, rendendo evidente come la disponibilità di prodotto superi le attuali esigenze e richieste del mercato.

Notizie sul vino: Produzione mondiale di vino 2025 in crescita del 3%, l’Italia si conferma al primo posto

3️⃣ Vini italiani negli Stati Uniti: esportazioni giù del 28%

L’effetto dei dazi statunitensi sull’export di vino italiano inizia a manifestarsi in maniera significativa. I dati relativi alle esportazioni verso gli Stati Uniti mostrano segnali preoccupanti di contrazione sia dei volumi sia dei prezzi.

Secondo i dati pubblicati dall’UIV (Unione Italiana Vini) ed elaborati dell’Osservatorio del Vino, riferiti a luglio–agosto 2025, i volumi di vino italiano esportato negli USA registrano un calo del 28% rispetto allo stesso periodo del 2024. Parallelamente, anche il prezzo medio del vino esportato subisce una significativa riduzione, passando da 6,52 a 5,64 dollari al litro, con una diminuzione del 16,67%.

Questo andamento negativo riflette l’impatto diretto dei dazi introdotti dagli Stati Uniti. La combinazione di minori volumi esportati e prezzi più bassi mette sotto pressione le aziende vinicole italiane, soprattutto quelle che puntano sul mercato nordamericano come canale strategico di crescita.

4️⃣ L’Abruzzo ha una nuova DOCG: Casauria

L’Abruzzo si arricchisce di una nuova DOCG: si tratta della DOCG Casauria, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea lo scorso 11 novembre. Si tratta della terza denominazione di origine controllata e garantita dell’Abruzzo, che si affianca alle già consolidate Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane e Terre Tollesi, la 19esima tra DOP e IGP del vino della Regione.

Casauria è un'ex sottozona della DOC Montepulciano d’Abruzzo; con questo riconoscimento, invece, ottiene piena autonomia e un disciplinare tutto suo, definendo in maniera più precisa le regole di produzione e valorizzando l’unicità del territorio.

Tra le principali caratteristiche della nuova Denominazione si segnalano:

TIPOLOGIA DI VINO: vino rosso in versione base o Riserva.

AREA DI PRODUZIONE: comprende 18 comuni in provincia di Pescara.

BASE AMPELOGRAFICA: il vino deve essere prodotto con almeno il 90% di uve Montepulciano, mentre fino al 10% possono concorrere altri vitigni a bacca nera non aromatici idonei alla coltivazione in Abruzzo.

INVECCHIAMENTO: almeno 18 mesi per la versione Base, almeno 24 mesi per la versione Riserva.

Con questa nuova DOCG, l’Abruzzo rafforza il suo ruolo tra le regioni italiane a maggior vocazione vinicola, ampliando ulteriormente la presenza dei vini abruzzesi nel panorama nazionale e internazionale.

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5️⃣ Tra i migliori spumanti secchi italiani secondo Sparkle 2026 c’è il Trento Riserva Inkino Carlo V Brut Mas dei Chini

La guida Sparkle 2026, curata dalla rivista Cucina&Vini, giunta all’edizione numero 24, rappresenta un punto di riferimento nel panorama enologico italiano per la selezione dei migliori spumanti secchi d’Italia. Quest’anno, la guida ha analizzato 976 etichette provenienti da tutta Italia, selezionando con cura quelle che meglio rappresentano qualità, finezza e complessità. Tra le 92 etichette premiate con le “5 Sfere”, il riconoscimento più importante, spicca il Trento Riserva Inkino Carlo V Brut Mas dei Chini, simbolo dell’eccellenza della tradizione spumantistica trentina.

Il Trento Riserva Inkino Carlo V Brut è ottenuto da uve Chardonnay e Pinot Nero coltivate nelle colline trentine. Affina a lungo sui lieviti, sviluppando complessità aromatica e un equilibrio perfetto tra freschezza e struttura. Al naso emergono note floreali, sentori di frutta bianca matura, note di nocciola, pane tostato e spezie, mentre in bocca il sorso è cremoso, minerale e caratterizzato da una persistenza notevole, con il tipico finale fresco e armonico che contraddistingue i migliori Trento DOC.

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