La notizia non è tanto il prezzo a cui è stata acquistata circa un anno fa, la modica cifra di 2 milioni di dollari alla "New York International Antiquarian Book Fair", la celebre fiera Internazionale del Libro Antiquario di New York, ma, piuttosto, il suo acquirente, rimasto segreto per 12 mesi e rivelato solo pochi giorni fa: la Domaine Clarence Dillon, una delle aziende vinicole francesi più rinomate, che comprende diverse tenute esclusive nei migliori terroirs d'Oltralpe, guidata dal Principe Robert di Lussemburgo, grandissimo appassionato di vino e uno dei maggiori collezionisti al mondo.

Di seguito, vediamo che cos'è la Thackrey Library, da che cosa è composta e perché è così prestigiosa.

Che cos'è la Thackrey Library?

Dopo aver letto la notizia riportata nelle righe precedenti, molti di voi si staranno chiedendo: nello specifico, che cos'è la Thackrey Library? Perché la Thackrey Library è così prestigiosa? Perchè la Thackrey Library è stata venduta ad un prezzo così alto? Da quali testi, documenti o libri è composta la Thackrey Library? Rispondiamo a tutte queste domande.

La Thackrey Library è una collezione privata di oltre 700 testi, libri, documenti e manoscritti recuperati, nel corso degli anni, dall'enologo americano Sean Thackrey. La raccolta comprende testi rarissimi e/o esclusivi, dall'enorme valore storico e tecnico, in tema di vinificazione, viticoltura ed enogastronomia. Ci sono moltissimi manoscritti antichi, parte dei quali pubblicati prima del XVII secolo, che rappresentano un'inestimabile fonte di sapere e un punto di riferimento per i viticoltori e per gli storici del vino, ma anche per ripercorrere la storia dell'evoluzione della civiltà umana da una prospettiva alternativa.

Il documento più antico è un papiro del VI secolo, che riporta e testimonia la vendita della vite ad un contadino egiziano per opera di un monastero locale. Tra le opere più importanti facenti parte della collezione ci sono diversi manoscritti del XVI, prima appartenenti ad André Simon, celebre scrittore e critico enogastronomico franco-inglese; oppure una versione rarissima, del XV secolo, del De Vinis di Arnaldo da Villanova, che spazia tra alchimia, credenze popolari, filosofia, storia e tecniche di vinificazione. O ancora "Manière de Faire le Vin" di Paguierre, del 1828, un riferimento assoluto per la viticoltura bordolese.

La raccolta verrà conservata presso la biblioteca dello Château Haut-Brion, un'azienda vinicola rientrante nel gruppo Domaine Clarence Dillon, che già ospita una ricchissima collezione di circa 3.000 libri in ambito gastronomico ed enologico, tra cui una serie di documenti e testi di Marie Antoine Carême, uno dei più grandi chef francesi della storia, oltre 300 menù e 100 liste e carte dei vini di cene o pasti reali, testimonianze e lettere di personaggi famosi in visita alla cantina, come Thomas Jefferson, presidente degli Stati Uniti d'America, e il pittore francese Claude Monet.

Insomma, un patrimonio niente male, da fare invidia ai collezionisti di tutto il mondo.

Conoscevi la Thackrey Library? Ne avevi mai sentito parlare?