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​Il "Bianco di Custoza" o "Custoza" D.O.C.: tutto quello che devi sapere

By Luca Stroppa 12 novembre 2020 758 Views

Il "Bianco di Custoza" o "Custoza" D.O.C.: tutto quello che devi sapere

Il "Bianco di Custoza" o semplicemente "Custoza" è un vino D.O.C. prodotto in Veneto, soltanto in alcuni comuni della provincia di Verona. Per la sua spiccata territorialità e per le sue caratteristiche uniche, soprattutto in termini di uvaggio, rientra, a pieno titolo, tra le migliori Denominazione bianche dell’enologia italiana.

Di seguito, ti porteremo alla scoperta di questa D.O.C. in 10 comodi punti.

Devi sapere che ….

1- la D.O.C. “Bianco di Custoza” è stata una delle prime Denominazioni di Origine, riservate ai vini bianchi, riconosciute in Italia. Fu istituita l'8 febbraio del 1971 con l'approvazione di un apposito Decreto presidenziale.

2- la prima menzione della D.O.C. fu “Bianco di Custoza”, a cui poi si è affiancata, nel 2005, la versione semplificata “Custoza”. Quest’ultima è, oggi, la più diffusa e utilizzata dai produttori locali, sfruttando il fatto che il nome “Custoza” è più breve, immediato e riconoscibile, soprattutto per la sua forte connessione con la Storia italiana.

3- “Custoza” è una piccola frazione del comune di Sommacampagna, in provincia di Verona, situata del settore meridionale della fascia di collinare morenica del Garda. La località è tristemente entrata nella storia del Risorgimento italiano perché è stata teatro di due funeste battaglie: nel 1848, l’esercito piemontese del re Carlo Alberto di Savoia fu sconfitto da quello austriaco, mentre nel 1866 l'esercito italiano, guidato dal generale La Marmora, fu sconfitto sempre ad opera di quello austriaco.

4- la D.O.C. “Custoza” è riservata a 4 tipologie di vini: Custoza (versione base), Custoza Superiore, Custoza passito e Custoza spumante. La versione passita è quella tradizionale e storica. Un tempo, il Custoza passito era molto diffuso e veniva servito al termine dei pasti festivi. Oggi questa tipologia è più rara e meno comune delle altre.

5- i vini rientranti nella D.O.C. “Custoza” devono essere ottenuti da uve provenienti dai vitigni a bacca bianca tipici dell’area: il vitigno Garganega, il Trebbianello (un biotipo locale del Tocai friulano) e il vitigno Bianca Fernanda (un clone locale del Cortese). Ma il disciplinare di produzione concede la possibilità di utilizzare altri vitigni: in particolare il Trebbiano toscano, ma anche i vitigni Malvasia, Riesling italico, Pinot bianco, Chardonnay e Manzoni bianco.

Nello specifico, la composizione ampelografica deve rispettare la seguente suddivisione:

- Trebbiano toscano 10 - 45 %

- Garganega 20 - 40 %

- Trebbianello: 5 – 30%

- Bianca Fernanda: 0 – 30 %

- Malvasia, Riesling Italico, Pinot bianco, Chardonnay e Manzoni Bianco da soli o congiuntamente: 0 – 30 %

6- la zona di produzione dei vini della D.O.C. “Custoza” comprende, in tutto o in parte, i territori di 9 comuni in provincia di Verona: Sommacampagna (dove si trova Custoza, la località originaria della Denominazione), Villafranca di Verona, Valeggio sul Mincio, Peschiera del Garda, Lazise, Castelnuovo del Garda, Pastrengo, Bussolengo e Sona.

Il "Bianco di Custoza" o "Custoza" D.O.C.: tutto quello che devi sapere

7- la limitata estensione del territorio della D.O.C. “Custoza” rende omogenee le condizioni climatiche dei vari territori coinvolti, caratterizzate da estati calde e inverni non troppo freddi, piuttosto temperati, grazie alla vicinanza con il lago di Garda, che crea un microclima favorevole alla coltivazione della vite e allo sviluppo aromatico delle uve. Gran parte delle zone dove si pratica la viticoltura si trovano su dolcissime colline moreniche, costituite dai depositi di vario tipo lasciati dai ghiacciai che formarono il Lago e quindi con suoli variabili nella loro composizione (ghiaiosi-sabbiosi, argillosi-limosi), comunque ricchi di minerali.

8- tutti i vini “Custoza” D.O.C., grazie alle caratteristiche ambientali e ampelografiche della Denominazione, sono immediatamente riconoscibili e sono in grado di esaltare le proprietà dei singoli vitigni coinvolti. Nelle varie tipologie, a seconda della composizione scelta dal produttore, si potrà percepire: la buona struttura del Trebbiano, l’aromaticità fruttata della Garganega e quella floreale del Trebbianello, l'eleganza della Bianca Fernanda, così come i caratteri peculiari delle altre varietà a bacca bianca, oltre ad una certa mineralità e sapidità provenienti dal terroir della zona.

9- nel 1972 è nato il Consorzio di tutela del Custoza, un’associazione che raggruppa gran parte dei produttori della D.O.C. e che intende promuovere e valorizzare la Denominazione. Ne fanno parte attualmente circa 70 cantine e 500 vignaioli, con una rappresentatività superiore al 90% sulla produzione totale, pari a circa 12 milioni di bottiglie prodotte ogni anno.

10- su Wineshop.it puoi acquistare online, a prezzo cantina, il Custoza D.O.C. Vigne di San Pietro, una fantastica interpretazione del vino bianco rientrante in questa Denominazione.

Posted in: Vini d'Italia
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