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Abbinamento Vino e Paella

By Luca Stroppa 23 agosto 2018 11386 Views

Abbinamento Vino e Paella

“Oh policromo piatto colorista, che prima che col gusto si mangia con la vista! Concentrazione di glorie in cui non si lascia niente". Con queste parole, Manuel Vasquez Montalban, uno dei più importanti scrittori spagnoli del XX secolo, descrive, ammirato, il piatto spagnolo per eccellenza: pensi alla Spagna, pensi alla paella!

E allora trasferiamoci momentaneamente nella penisola iberica, in particolare a Valencia, dove il piatto è nato, per scoprirne storia, segreti, curiosità e ovviamente il vino con il quale accompagnarlo.

Alle origini della paella

“Paella” è un termine dialettale valenciano che si riferisce ad un particolare tipo di padella, larga, poco profonda e con due grandi maniglie opposte in grado di sopportare il notevole peso del cibo che la padella è capace di contenere. Per estensione, questa parola è stata utilizzata per indicare il piatto che veniva cucinato attraverso questo strumento.

La paella, con molta probabilità, ha avuto origine nella zona del lago “La Albufera”, situato nella parte meridionale della città di Valencia, tra il XV e il XVI secolo. Qui oltre alla pesca è diffusa la coltivazione del riso. Pare che proprio i lavoratori delle risaie e gli abitanti del luogo, sfruttando i prodotti a loro disposizione, riso e pesce, diedero vita a questo piatto, consumato nel corso della pausa pranzo.

Secondo un’altra ipotesi, il piatto sarebbe nato nelle case della nobiltà valenciana, dove la servitù era solita cibarsi degli avanzi dei pasti dei loro padroni. Da un mix di ingredienti sarebbe nata la paella. Tale ipotesi si avvale di una particolare curiosità: tradizione vuole che la paella venga servita come piatto nel pranzo domenicale; in realtà, in alcune piccole comunità della città di Valencia, il piatto viene mangiato il giovedì che, in passato, era il giorno di “riposo” concesso dai padroni ai loro servitori, i quali festeggiavano l’occasione gustandosi la paella.

Altra ipotesi piuttosto leggendaria attribuisce l’origine della paella ad un oste, il quale, un giorno, dovendo preparare il pranzo per una bellissima signora, decise di mischiare tutti i migliori ingredienti a sua disposizione, in particolare riso, carne, un po’ di pesce e vino. Quando l’ospite chiese il nome del piatto l’oste rispose: “pa ella”, ovvero “per lei”.

Come tutti i piatti di umili origini, la paella ha conosciuto un immediato successo e, soprattutto, è stata oggetto di infinite rivisitazioni: del resto è praticamente impossibile individuare una ricetta originaria certa e precisa, ogni famiglia semplicemente utilizzava quello che aveva a disposizione.

Quale Paella

La paella può essere di tre tipi: di carne, di pesce o mista carne e pesce.

La variante di carne è probabilmente la più diffusa e prevede l’utilizzo di riso, zafferano, coniglio, pollo, verdure, quali fagioli, pomodori, peperoni, piselli e carciofi, oltre a qualche spezia come il peperoncino.

Quella di pesce si caratterizza per i frutti di mare, crostacei, cozze e vongole, gamberoni e calamari e la classica verdura.

Quella mista unisce gli ingredienti delle due varianti.

Molto più rigide, invece, sono le modalità di preparazione e cottura del piatto: il brodo deve essere di pollo o crostacei, non di dado; il riso non si mescola durante la cottura ma si agita sfruttando le maniglie della paella, in questo modo si evita l’effetto “risotto” e i chicchi rimangono separati; a fine cottura deve comparire il cosiddetto “Socarrat”, una crosticina di riso bruciacchiato, molto gustosa.

Paella e Vino…

La paella va assolutamente accompagnata da una buona bottiglia di vino. Molto dipende dagli ingredienti utilizzati per cucinarla ma ci sono vini che ben si adattano sia ad una paella di carne sia ad una paella di pesce. Per questo noi di Wineshop.it ti consigliamo un Rosé Hofstätter, delicato, fresco e piacevole come un vino bianco, fruttato e vivace come un vino rosso; un vino duttile, insomma, capace di trovare il giusto equilibrio con tutti gli ingredienti del nostro piatto.

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