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Abbinamento Vino e Focaccia

By Luca Stroppa 16 maggio 2019 9791 Views

Abbinamento Vino e Focaccia

Se vi trovate dalle parti di Genova, entrate nel bar più vicino, ordinate un cappuccino e la classica focaccia genovese, spezzate il composto e immergetelo nella bevanda. Assaggiate. Buona, vero? Nessuna sorpresa dato che l’abbinamento focaccia e cappuccino è uno di quelli più in voga nella città ligure e affonda le sue radici nelle antiche abitudini dei fornai e dei pescatori della zona. Winelover non temete perché anche un bicchierino di vino bianco si sposa alla perfezione con questa specialità della cucina ligure.

Storia e Curiosità sulla Focaccia

L’origine della focaccia non è chiara e non esistono testimonianze certe circa la sua invenzione. Un composto simile era cucinato già ai tempi dei Greci e dei Romani: farina di orzo o segale con l’aggiunta di acqua, poi cotto sul fuoco. Addirittura, pare che questo antenato della focaccia fosse talmente diffuso e apprezzato che veniva offerto agli dei e consumato nel corso di feste e celebrazioni popolari.

Il nome stesso “focaccia” rivela una probabile origine latina, da “focus”, cioè “fiamma” o “focolare”, che si riferisce appunto alla cottura del composto di acqua e farina.

Nel Medioevo, alcune testimonianze ci raccontano che la focaccia veniva consumata, misteriosamente, in occasione dei funerali e offerta, durante la celebrazione dei matrimoni, dagli sposi agli ospiti, in segno di ringraziamento. Questa usanza fu bruscamente interrotta dal Vescovo di Genova, Matteo Gambero, che proibì ai fedeli di mangiare la focaccia, almeno durante la messa, perché, oltre ad essere un comportamento poco rispettoso, i fastidiosi rumori provocati dalla masticazione coprivano le preghiere dell’officiante.

Nella capitale ligure il consumo della focaccia si diffuse tra la popolazione probabilmente grazie ad un fornaio della zona che, per affrontare i lunghi tempi di attesa per la cottura del pane, era solito inserire nel forno pezzi di pasta da consumare rapidamente. Secondo la leggenda, fu questo misterioso fornaio a introdurre per le strade di Genova le cosiddette “sciamadde”, friggitorie di strada dove, tra le varie delizie, veniva cotta pure la focaccia che, presto, diventò molto popolare.

La “Fugassa”, in dialetto ligure “cotta al focolare”, si affermò come colazione degli scaricatori di porto e dei pescatori genovesi, spesso associata al classico caffè o al cappuccino. Una tradizione che, ancora oggi, caratterizza la città ligure.

Come e Quando la Focaccia

La Focaccia è un piatto che è stato rivisitato più volte, tanto che ogni regione ne presenta una tipologia diversa, arricchita con i più disparati ingredienti.

Quando però si parla di focaccia classica si fa riferimento unicamente a quella genovese. Ed è proprio la focaccia genovese che noi di Wineshop.it abbiamo deciso di preparare per un delizioso spuntino.

Dopo aver preparato l’impasto a base di farina, lievito di birra, sale, malto e olio extra vergine d’oliva e aver lasciato lievitare il tutto, diamo forma alla nostra focaccia, schiacciando l’impasto su una teglia con l’aiuto e l’aggiunta di acqua e olio. Ricordate, la focaccia alla genovese è quella con i buchi, per cui prima di infornare il composto, è necessario praticare con le dita dei buchi sulla superficie e aggiungere del sale grosso. Infornate e poi godetevi questo capolavoro.

Vino e Focaccia

Vada per il cappuccino, ma anche un bicchierino di vino non guasta, ci scuseranno i più tradizionalisti. Per la nostra focaccia abbiamo deciso di aprire un vino rosato, la freschezza e la piacevolezza di un Lagrein Rosé ben si sposa con la morbidezza e la succulenza del nostro piatto.

Se invece si vuole optare per un vino bianco, assolutamente intrigante l’abbinamento con un bianco delle Cinque Terre, morbido nonostante la carica olfattiva, dal buon corpo e dalla buona struttura, e che ben si abbina con una focaccia dagli intensi profumi mediterranei, farcita con olive e rosmarino.

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