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​Abbinamento Vino e Castraure

By Luca Stroppa 20 maggio 2019 2606 Views

Abbinamento Vino e Castraure

L’Isola di Sant’Erasmo è una delle più affascinanti e ricche di storia della laguna di Venezia. Conosciuto come “Orto” di Venezia, questo luogo magico si caratterizza per la sua vocazione agricola, con terreni particolarmente fertili che favoriscono la crescita di prodotti unici e pregiati. Tra questi rientrano i Carciofi violetti di Sant’Erasmo e le sue “castraure”. Noi di Wineshop.it le abbiamo assaggiate con un bicchiere di vino bianco. Bè, che dire se non che torneremo sicuramente a Sant’Erasmo…

Storia e Curiosità sulle Castraure

Il Carciofo violetto di Sant’Erasmo è un ortaggio tipico dell’omonima isola, prodotto solo ed esclusivamente a Sant’Erasmo e in altre piccole isole della zona: Mazzorbo, Vignole e Malamocco.

Teneri, carnosi, dalla forma allungata, saporiti e ovviamente violacei, questa particolare tipologia di carciofo cresce in queste zone sfruttando la salinità e il carattere argilloso dei suoi terreni, tanto da diventarne un tratto distintivo di riconoscimento.

I suoi germogli hanno tempistiche di sviluppo e di raccolta differenti e prendono nomi dialettali diversi a seconda delle loro caratteristiche. Si parla infatti di “castraure”, “boi”, “sottoboi” e “massete”.

I primi germogli ad essere raccolti sono le “castraure”, tradotto dal dialetto veneto in “potatura”. Il nome fa riferimento al fatto che le “castraure” vanno necessariamente “potate” per permettere agli altri germogli di crescere nel migliore dei modi, garantendo la produttività del carciofo. La loro raccolta avviene nel mese di aprile e non dura più di 30 giorni, dato che la stagionalità dei primi germogli è decisamente breve. Successivamente cresceranno gli altri, ma sono le castraure ad essere davvero speciali e particolarmente adatte all’uso in cucina. Una vera delizia: morbide, saporite e con un retrogusto amarognolo davvero piacevole.

Pare che, in passato, i ricchi signori di Venezia facessero a gara per assicurarsi i prodotti dell’”Orto” ed erano disposti a spendere una fortuna per accaparrarsi le “castraure”, gelosamente custodite nei loro palazzi.

Ancora oggi questo ortaggio è poco conosciuto al di fuori dell’isola veneziana, tanto che per trovarlo è necessario recarsi direttamente a Sant’Erasmo o nei dintorni di Venezia.

Se avete in programma una gita in quelle zone non dimenticatevi delle “castraure”. Ah, e se volete ordinarle ricordate che l’accento va sulla “u”: “castraùre”.

Come e Quando le Castraure

Le “castraure” sono un ingrediente estremamente versatile in cucina. Possono essere cucinate in diversi modi: crude, impanate, fritte, cotte al forno, in umido o alla griglia. Possono essere un delizioso antipasto, un gustoso contorno o parte di un primo piatto più complesso. Noi di Wineshop.it abbiamo deciso di gustarle fritte durante il nostro aperitivo sull’Isola …

Vino e Castraure

Aperitivo, Venezia, carciofi, “castraure”, Sant’Erasmo: tutto questo non può che essere accompagnato dall’unico vino prodotto a Venezia, l' Orto di Venezia, un vino bianco ad alto contenuto di minerali capace di esaltare i prodotti della zona.

Le castraure fritte possono essere accompagnate anche da uno Spumante fresco, fine, elegante, capace di pulire il palato dalla grassezza e dall’untuosità che caratterizza qualsiasi fritto. Fritto e bollicine, non si sbaglia mai…

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