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​10 Cose Che Devi Sapere sul Top del Prosecco: il Cartizze

By Luca Stroppa 26 luglio 2019 9509 Views

10 Cose Che Devi Sapere sul Top del Prosecco: il Cartizze

Il Conegliano Valdobbiadene Superiore di Cartizze è la massima espressione del Prosecco. Un vino pregiato e ricercato, dalla produzione limitata, la cui eccellenza ed eccezionalità sono riconosciute in tutto il mondo, tanto da guadagnarsi il marchio DOCG. Un vino affascinante che nasconde tanti aneddoti e curiosità. Ecco allora tutto quello che devi sapere su questo vino in 10 punti.

1. Cartizze: significato

Cartizze è un’area collinare molto piccola situata nel trevigiano, nello specifico nel comune di Valdobbiadene, tra le frazioni di San Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Saccol. Si tratta di un “cru”, termine con cui, in enologia, si identifica una zona limitata in cui si produce, in esclusiva, un vino di grande pregio e di qualità superiore.

L’origine del nome “Cartizze” è piuttosto incerta. Due sono le ipotesi. Il termine potrebbe derivare da “gardizze”, espressione dialettale che indica i graticci per l’appassimento delle uve. Per lungo tempo si è infatti pensato che le uve di questa zona venissero raccolte in fase di appassimento, o comunque molto tardi. Da qui il riferimento alle “gardizze”. In realtà, le uve vengono raccolte al momento della loro massima maturazione.

Più probabile che il termine “Cartizze” richiami la “cartiza”, con cui in dialetto veneto si fa riferimento all’involucro della pannocchia, dove un tempo venivano avvolti i grappoli d’uva per aumentarne il contenuto zuccherino.

2. Quale nome?

Secondo il disciplinare la denominazione corretta con cui riconoscere questo vino è “Conegliano Valdobbiadene Superiore di Cartizze” o “Valdobbiadene Superiore di Cartizze”. Quest’ultima variante è quella più precisa dato che il cru è concentrato esclusivamente nelle frazioni del comune di Valdobbiadene.

Nella denominazione ufficiale, dunque, non compare la parola Prosecco.

3. Diamo i numeri

Il cru Cartizze è concentrato in una piccolissima area di 1 chilometro quadrato, con vigneti che si estendono per 108 ettari.

In un’area così piccola ci sono circa 140 proprietari terrieri, impegnati nella produzione di questo gioiello. Produzione limitata a 1 milione o poco più di bottiglie all’anno.

4. DOCG dal 2009

La denominazione “Conegliano Valdobbiadene Superiore di Cartizze” è una denominazione storica, risalente al 1969. Nel 2009, il Ministero dell’agricoltura l’ha riconosciuta come Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) per il particolare pregio di questo prodotto, per il suo valore e per la sua rinomanza nazionale e internazionale.

5. Peculiarità di Cartizze

La qualità del vino prodotto in questo cru dipende da alcune peculiarità di quest’area così speciale. Peculiarità che riguardano il clima e il terreno. La zona collinare in cui è situato garantisce un’esposizione solare diretta favorendo la maturazione delle uve e l’apporto zuccherino, mentre la brezza proveniente dalle montagne circostanti combatte la formazione dell’umidità. L’escursione termica tra giorno e notte permette lo sviluppo di particolari e notevoli note aromatiche che ritroviamo nel vino. Il terreno di Cartizze è, infine, ricco di minerali che garantisco un grande apporto nutritivo alle uve.

6. Prosecco vs Cartizze

In quanto “Superiore”, il Cartizze si distingue dal Prosecco per una maggiore, seppur lieve, gradazione alcolica. Anche il Cartizze, come il Prosecco spumante subisce una seconda fermentazione in autoclave, ovvero in una vasca in acciaio (metodo Martinotti-Charmat), ma le particolari caratteristiche del territorio in cui crescono le uve Glera, danno vita ad uno spumante dagli incredibili profumi, più intensi ed accentuati del Prosecco, e in cui si distinguono note fruttate e agrumate.

All’elevato valore qualitativo del Cartizze contribuisce anche una resa per ettaro inferiore (135 q.li/ettaro area DOCG, 180 q.li/ettaro area DOC).

7. Esame Organolettico

Secondo quanto riportato nel disciplinare di produzione, il Valdobbiadene Superiore di Cartizze presenta le seguenti caratteristiche organolettiche.

colore: giallo paglierino più o meno intenso, brillante, con spuma persistente.

odore: gradevole e caratteristico di fruttato.

sapore: fresco, armonico, gradevolmente fruttato, caratteristico.

titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol.

8. Una Miniera d’oro

Il valore dei terreni del cru Cartizze è in continua ascesa. 1 ettaro di quest’area vale tra 1,2 e 2 milioni di euro contro i 500 mila euro circa dell’area Conegliano Valdobbiadene, superiore anche alle zone più importanti dello Champagne. Anche le vendite del Cartizze sono in vertiginoso aumento così come le esportazioni, arrivate al 40% del totale delle bottiglie vendute

9. Dry ma non solo

Il Valdobbiadene Superiore di Cartizze è presente sul mercato quasi esclusivamente nella versione “dry” e dolce, anche se recentemente qualche produttore ha provato a lanciare sul mercato una moderna versione “brut”.

10. Servizio e Abbinamento

Il Valdobbiadene Superiore Cartizze andrebbe servito fresco ad una temperatura intorno agli 8 gradi circa. Ottimo e regale come vino per un brindisi importante, eccellente come aperitivo, super anche con dolci cremosi come la torta millefoglie o al cucchiaio, ma anche con la pasticceria secca e le crostate.

Posted in: Cultura del vino
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