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​​​Notizie sul vino: Vendite di vino Italiano nel 2025, previsto un incremento dell’1,7%

By Luca Stroppa 30 maggio 2025 86 Views

Le principali notizie sul vino dell’ultima settimana (24 maggio - 30 maggio 2025). Riguardano il vino italiano e non solo. Sono quelle più interessanti, più dibattute, più curiose e più riprese dai migliori Blog e siti sul vino.

Leggi quanto segue per restare informato. Buona lettura.

Notizie sul vino: Vendite di vino Italiano nel 2025: previsto un incremento dell’1,7%

Le ultime notizie sul vino

Settimana intensa per il mondo del vino italiano e non solo. Buone notizie arrivano sia sul fronte interno che, in generale, dal settore delle bevande alcoliche. Due studi, ripresi da tutti i media, evidenziano prospettive incoraggianti.

Poi c’è una proposta che sta facendo discutere - e parecchio. É quella avanzata dalla Francia sul prezzo minimo del vino.

Infine, due news che riguardano due eccellenze italiane: il Consorzio dei vini dell’Alto Adige celebra la straordinaria vendemmia 2024, mentre il Prosecco rafforza la tutela del marchio in alcuni mercati emergenti.

1️⃣ Previsioni ottimistiche per le vendite di vino italiano nel 2025: +1,7% sul 2024

Nonostante le incognite legate ai dazi USA, al nuovo codice della strada e agli effetti del cambiamento climatico, i principali produttori italiani di vino guardano con moderato ottimismo al 2025. Secondo l’indagine condotta dall’Area Studi Mediobanca su un campione di 255 aziende, nel 2025 si prevede una crescita delle vendite di vino dell’1,7% rispetto al 2024.

Gli spumanti italiani si confermano la tipologia di vino con i margini di crescita più ampi, continuando a fare da traino all’intero settore. Le previsioni per il 2025 stimano un aumento delle vendite complessive pari al 4,4%.

Anche sul fronte export, le stime per il 2025 appaiono sorprendentemente positive, nonostante le incertezze globali. Le previsioni indicano una crescita complessiva del 2% delle esportazioni di vino italiano rispetto al 2024. A brillare sono ancora una volta gli spumanti, per cui si attende un balzo significativo: si stima infatti un aumento dell’export pari al +6,1%. Un dato che conferma la forte attrattiva delle bollicine italiane sui mercati internazionali e il loro ruolo strategico nella crescita del comparto.

2️⃣ Bevande alcoliche: il mercato crescerà fino a 34 miliardi entro il 2034

Arrivano altre buone notizie. Negli ultimi giorni, tutti i principali siti e blog sul vino, sia nazionali che internazionali, hanno dedicato ampio spazio anche ai dati e alle previsioni pubblicate dall’IWSR (International Wine & Spirits Research), la società leader mondiale nell’analisi dei trend e dei dati del mercato globale degli alcolici, sugli sviluppi futuri del settore.

Secondo le previsioni dell’IWSR, il mercato globale delle bevande alcoliche crescerà costantemente nei prossimi anni fino a raggiungere un valore complessivo di 34 miliardi di dollari entro il 2034. A conferma di questo trend positivo, i dati aggiornati al 2024 mostrano una crescita, seppur lieve, dell’1% rispetto all’anno precedente.

Il motore principale di questa espansione sarà rappresentato da tre Paesi emergenti:

India

Brasile

Sudafrica

A tal proposito, i dati del 2024 sono significativi. In Sudafrica, il mercato degli alcolici ha registrato un’impressionante crescita del 10% in termini di valore rispetto all’anno precedente. Seguono l’India, con un aumento del 9%, e il Brasile, che cresce del 5%.

Notizie sul vino: Vendite di vino Italiano nel 2025: previsto un incremento dell’1,7%

3️⃣ Prezzo minimo sul vino: la proposta della Francia fa discutere

La notizia circola da giorni nei principali ambienti del settore vitivinicolo europeo: la Francia avrebbe avanzato una proposta che sta facendo discutere. Nell’ambito del mini-pacchetto normativo sull'Organizzazione comune dei mercati (Ocm), Parigi avrebbe infatti suggerito l’introduzione di un prezzo minimo per il vino, con l’obiettivo di tutelare alcune fasce di produzione oggi fortemente penalizzate dalla concorrenza a basso costo.

Secondo le prime indiscrezioni, la proposta francese riguarderebbe i vini a Denominazione d’Origine (DO) e a Indicazione Geografica (IG) e affiderebbe ai singoli Consorzi di tutela il compito di fissare un prezzo minimo per uve, mosti e vini finiti. La misura, tuttavia, è ancora in una fase preliminare e non esiste al momento alcun testo ufficiale. Tanto che, nelle ultime ore, ha preso piede anche un’ipotesi più soft: quella di introdurre un prezzo consigliato anziché un prezzo minimo, una soluzione considerata più realistica, comunque difficilmente percorribile.

Nelle ultime ore, l’Unione Italiana Vini ha espresso le proprie riserve sulla proposta, pur riconoscendone le buone intenzioni, ovvero la tutela delle produzioni più fragili. L’UIV sottolinea che il prezzo del vino dovrebbe essere il risultato dell’incontro tra domanda e offerta e non un valore imposto. Secondo l’associazione, un intervento di questo tipo rischierebbe di alterare le dinamiche naturali del mercato, generando distorsioni, limitazioni alla concorrenza e potenziali pratiche ingannevoli lungo la filiera distributiva.

4️⃣ Alto Adige: la vendemmia 2024 tra resistenza e qualità da record

Negli ultimi giorni, il Consorzio Vini Alto Adige ha pubblicato un comunicato stampa che riassume l’andamento della vendemmia 2024 in Alto Adige, evidenziando le caratteristiche qualitative dei vini ottenuti da questa annata.

Il 2024 si è rivelato un anno complesso per i viticoltori altoatesini, segnato da condizioni climatiche estreme che hanno messo alla prova i vigneti fin dalle prime fasi. L'inverno, tra i più miti degli ultimi decenni, è stato seguito da gelate primaverili impreviste e da un'elevata umidità, fattori che hanno influito negativamente sulla resa complessiva, costringendo i produttori a posticipare la vendemmia rispetto alla media stagionale.

Nonostante le difficoltà, la qualità delle uve è risultata molto alta, grazie all’esperienza e alla cura dei vignaioli locali. In particolare, il Pinot Nero si è distinto come uno dei protagonisti dell’annata, con vini eccellenti, dotati di grande eleganza e aromaticità fruttata.

Molto positivo anche l’andamento per le varietà a bacca bianca, che hanno approfittato del calo termico di settembre per consolidare il profilo aromatico delle uve. Riesling e Kerner, in particolare, sono le varietà che più hanno beneficiato di questo andamento, esprimendo un equilibrio promettente tra acidità e intensità aromatica.

Notizie sul vino: Vendite di vino Italiano nel 2025: previsto un incremento dell’1,7%

5️⃣ La tutela della Denominazione Prosecco raggiunge il mercato africano

Lo scorso 29 maggio, il Consorzio Tutela Prosecco DOC ha reso noti due importanti traguardi nella protezione internazionale della Denominazione Prosecco, rafforzando ulteriormente la sua presenza sul mercato africano. In Kenya è stata ufficialmente registrata la tutela del marchio Prosecco, mentre i Paesi aderenti all’OAPI (Organizzazione Africana per la Proprietà Intellettuale) hanno riconosciuto l’Indicazione Geografica, garantendo così una protezione legale condivisa in una vasta area del continente.

Questi riconoscimenti rappresentano una tappa fondamentale nella strategia di difesa e valorizzazione della Denominazione, assicurando che il nome “Prosecco” possa essere utilizzato esclusivamente per i vini prodotti secondo il disciplinare ufficiale, a tutela sia dei consumatori che dei produttori italiani. La misura contribuisce a contrastare imitazioni e usi impropri che potrebbero danneggiare l’immagine e la qualità del prodotto.

La tutela rafforzata apre nuove opportunità di internazionalizzazione, in uno dei più importanti mercati emergenti, caratterizzato dall’enorme potenziale di crescita, anche da un punto di vista commerciale.

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