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​Abbinamento Vino e Frittata

By Luca Stroppa 29 luglio 2019 7861 Views

Abbinamento Vino e Frittata

La frittata è un piatto della tradizione culinaria italiana, pensata e cucinata fin dai tempi dei Romani, grazie ai quali si diffuse in tutto l’Impero. Non è un caso che, ancora oggi, in vari Paesi europei ne esistano diverse varianti. Si tratta di un piatto veloce, di facile preparazione e che può essere accompagnato da moltissimi ingredienti. Noi di Wineshop.it abbiamo preparato, per cena, la nostra particolare versione, con un bianco classico della nostra Penisola.

Storia e Curiosità sulla Frittata

La parola “frittata” comparve per la prima volta, nel I° secolo d.C., nel famosissimo ricettario romano di Apicio, il “De re coquinaria”, in cui si descrivono diverse preparazioni di frittate a base di asparagi, lattuga, fiori di sambuco … Interessante notare che ogni ricetta, indipendentemente dagli ingredienti, prevedeva che la frittata venisse rivoltata una volta cotta.

I Romani cominciarono a cucinare questo piatto dopo aver conosciuto il “tirrîkh” arabo, un piccolo pesce avvolto in un composto molto simile alla frittata. Il “tirrîkh” ispirò i cuochi romani, affascinati da quell’elemento a base di uova che accompagnava il pesce.

Il nuovo piatto fu chiamato frittata da “frixtura”, ovvero “friggere”, proprio perché le uova venivano sbattute e fritte in padella. La frittata si diffuse rapidamente in diverse regioni dell’Impero, dove fu reinterpretata e da cui sono nati piatti nazionali come l’”omelette” francese e il ”revuelto” spagnolo. L’omelette si differenzia dalla frittata perché viene cotta solo su un lato, viene servita piegata in due parti e successivamente farcita con vari ingredienti; il revuelto invece viene servito in tante parti, mischiate con verdure, pesci o salumi.

Attorno alla frittata esistono numerose curiosità. Ad esempio, nel 1535, presso la Certosa di Padula, in provincia di Salerno, fu preparata una super frittata con ben mille uova per sfamare Carlo V e il suo esercito di ritorno dalle fatiche della battaglia di Tunisi. Ancora oggi questo episodio viene celebrato a Salerno il 10 agosto di ogni anno.

Curiosa è anche la storia della cosiddetta “Frittata del Crocifisso” che ha come protagonisti Donatello e Brunelleschi. Brunelleschi, critico nei confronti della scultura di Donatello che rappresentava Gesù crocifisso, viene sfidato da Donatello stesso a fare di meglio. A scultura ultimata, Brunelleschi invita Donatello, che aveva appena fatto la spesa per il pranzo, a dare un giudizio sulla sua opera. Donatello rimase a bocca aperta dalla bellezza del crocifisso, tanto da far cadere le uova e le cipolle che aveva comprato. Da qui nacque la “frittata del Crocifisso”, ancora oggi cucinata in diverse regioni del centro Italia e non solo.

La popolarità di questo piatto fu ed è tale da essere entrata nel nostro vocabolario anche sottoforma di espressioni metaforiche e modi di dire assai diffusi. “La frittata è fatta” si riferisce ad una situazione difficile da recuperare o ad un errore commesso e rimanda alle uova rotte per la preparazione del piatto; oppure “non rivoltare la frittata” che si riferisce al tentativo di modificare e sviare i termini del discorso e rimanda appunto alla questione relativa alla necessità di rivoltare la frittata sull’altro lato, ma solo una volta che il primo è cotto.

Come e Quando la Frittata

La frittata può essere preparata in un’infinità di modi diversi a seconda degli ingredienti che si decidono di aggiungere al composto di uova. In Piemonte è diffusa la “frittata rognosa” con erbe aromatiche e salame, in Toscana la “frittata con gli zoccoli” con pancetta e salumi, mentre in Campania si consuma la “frittata di maccheroni” preparata con la pasta avanzata dal pranzo o dalla cena del giorno precedente.

Noi di Wineshop.it abbiamo preparato una variante con pomodorini, zucchine, formaggio e prosciutto cotto. Abbiamo formato il nostro composto con uova, sale e formaggio grattugiato e lo abbiamo cotto in padella, rigirando la frittata sul secondo lato, come da tradizione, una volta cotto il primo. Abbiamo poi aggiunto zucchine grigliate, pomodorini, pezzi di prosciutto cotto e del formaggio cremoso e abbiamo avvolto questo ripieno nella nostra frittata, come nella preparazione dell’omelette.

Ecco pronta la nostra gustosa variante, una sorta di rotolo di frittata-omelette che vi invitiamo a sperimentare. Ideale come antipasto o anche come piatto unico di un pasto completo.

Con quale Vino la Frittata

La nostra frittata è un piatto piuttosto leggero, soffice e dai sapori delicati. La scelta del vino da abbinare non è troppo complicata. Un vino bianco sicuramente, altrettanto leggero, non troppo strutturato, fresco, giovane, secco e dai sapori fini e raffinati, capaci di coesistere con quelli del piatto. Abbiamo dunque deciso di stappare una bottiglia di Inzolia, proveniente direttamente dalla Sicilia. Un vino fresco, dai sapori vivaci ma equilibrati ed armonici con eccellenti sfumature fruttate. Un vino bianco davvero intrigante, tutto da scoprire come la nostra frittata.

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