Il Sangiovese esprime qui in modo ottimale la sua tipicità relativa al territorio e alla particolare tecnica di produzione. Il vino, fermentato in acciaio e maturato in legno per un anno circa, rimane ad affinarsi in bottiglia per molti anni prima di lasciare la cantina. Ciò gli consente di raggiungere un notevole grado di finezza ed eleganza pur mantenendo precisi caratteri giovanili che gli consentono di crescere ancora per molti anni. Tempi così lunghi sono frutto di una precisa scelta, che va ben oltre i tre anni minimi previsti dal disciplinare. Il forte evidente impegno economico che ciò rappresenta per l'azienda si traduce in un preciso investimento qualitativo: il consumatore infatti avrà con questo vino il vantaggio di acquistare un prodotto di classe già piacevole ed armonico per un consumo immediato, ma il cui grande potenziale di lunga vita ne garantirà il futuro se egli avrà voglia e pazienza di attendere. Contiene solfiti. Prodotto da Lungarotti Società Agricola a.r.l. - Viale Giorgio Lungarotti, 2 - 06089, Torgiano (PG) - Italia.
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LA RECENSIONE DI LUCA STROPPA DEL TORGIANO RISERVA RUBESCO "VIGNA MONTICCHIO"
APPROFONDIMENTO DI LUCA STROPPA SULLA D.O.C.G. TORGIANO ROSSO RISERVA
Il produttore
Le cantine Lungarotti sono state fondate da Giorgio Lungarotti, uno dei patriarchi dell'enologia italiana. Nei decenni successivi l'ultima guerra egli trasformò la vecchia azienda agraria di famiglia, già nota nella zona per i suoi vini, in vitivinicola specializzata. Valorizzò e potenziò terreni e cantina con tecniche d'avanguardia, la cura del vigneto, la selezione delle uve, la vinificazione, l'affinamento e la ricerca. Assicurando costanza e serietà nella produzione grazie ai propri vini, egli conquistò per la zona di Torgiano una delle primissime D.O.C. (1968) e D.O.C.G. (1990) italiane. Gli oltre 250 ettari di vigneti di proprietà, che assicurano una totale autonomia produttiva delle cantine, negli anni hanno subito ampliamenti, reimpianti e innovazioni in linea con le ricerche più innovative soprattutto dopo l'ingresso in azienda della figlia Chiara Lungarotti, specializzata in viticoltura. A Maria Grazia, mamma di Chiara e storica dell'arte, si deve la realizzazione del Museo del Vino, gestito dalla Fondazione Lungarotti, di cui è direttrice.
L'abbinamento
Si abbina al meglio con arrosti di carni rosse e brasati, selvaggina, formaggi stagionati, minestre e primi a base di carne.
Il servizio
Data la lunga permanenza in bottiglia si consiglia la decantazione in un ampia caraffa per una adeguata areazione e per apprezzarne in pieno la rotondità. Va servito a 16-18 gradi centigradi. Il bicchiere ottimale è il calice di cristallo trasparente, liscio e incolore.
La conservazione
Se ben conservato ha una vita media di circa 30 anni: le bottiglie vanno coricate orizzontalmente in una cantina fresca, umida e buia.