Progetto Barbera - La vendemmia

Ca del GrifoneE’ lo stesso Fabio Vinciguerra a raccontarci della vendemmia, dalle sue parole traspare la passione con cui nasce questo progetto:

 

Lunedì 2 ottobre 2006

Vigna VecchiaIl cielo è azzurro e l’aria è frizzante. Il sole, che nelle ore centrali della giornata è in questo periodo ancora insolitamente caldo, sta lentamente salendo e inizia ad asciugare la rugiada nei vigneti. In cantina, la tabella sulla lavagna riporta i valori di zucchero e di acidità dei campioni di uva raccolti sui diversi appezzamenti dei vigneti della tenuta. Accanto al nome ‘Vigna Vecchia’ c’è un OK e una data: 2 ottobre.

 

Vigna VecchiaIl pomeriggio prima, Borce e suo fratello Toni, miei fidati collaboratori con noi dal 1996, anno di fondazione della nostra Casa Vinicola, erano già passati nella ‘Vigna Vecchia’ con il trattore e il carretto, a distribuire le ceste forate che il giorno dopo sarebbero state finalmente riempite con la migliore delle Barbera. E dal loro sguardo pieno di soddisfazione, dopo mesi di duro lavoro, si capiva immediatamente che i grappoli (ancora per poche ore appesi ai tralci), avevano raggiunto esattamente il colore e la qualità che avevano immaginato ogni giorno speso durante l’anno mentre si prendevano cura di quel vecchio vigneto.

 

Vigna VecchiaIntanto la vendemmia prosegue. I raggi del sole si fanno dapprima tiepidi poi sempre più caldi. Il ritmo è buono, l’uva da raccogliere in questa vigna non è molta, ma è proprio questo il segreto della incredibile qualità di questa Barbera. Finiremo sicuramente prima di pranzo. Il trattore ritorna, carica nuovamente e riparte per la Cantina… E’ mezzogiorno, e anche dall’ultimo filare vengono caricate le ceste con la preziosa Barbera. Poche ore e il frutto di un anno intero di lavoro viene raccolto. Ma la storia di questi grappoli è appena incominciata. Il resto, fino al giorno in cui si stapperà una bottiglia di Barbera d’Asti d.o.c. Superiore ‘Vigna Vecchia 2006’, sarà un susseguirsi di momenti irripetibili, di decisioni, di sguardi d’intesa tra il Cantiniere e l’Enologo, di emozioni.

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