E' un vino ottenuto da uve Carignano con modestissime presenze di Bovaleddu che provengono da antichi vigneti, con viti senza porta innesto, coltivati ad alberello (vigna latina) nelle migliori zone argillose e sabbiose del basso Sulcis. Produzioni assai modeste per ceppo (non si supera il chilo e mezzo) danno origine a mosti di grande ricchezza. Le uve, raccolte tra fine settembre e i primi di ottobre, vengono vinificate in tini inox dove, svolgono la fermentazione e la macerazione intorno a 25-28°C, con rimontaggi e arieggiamenti frequenti. La macerazione si conclude entro 15-16 giorni. La fermentazione malolattica è precoce, tanto che il vino passa già in barriques nuove di rovere francese a fine dicembre, per l'evoluzione e l'invecchiamento che si aggira intorno ai 16-18 mesi al massimo. Il suo corredo polinofelico polimerizza molto bene, in questo arco di tempo, dato che i tannini delle bucce generalmente sono sempre perfettamente maturi quando inizia la vendemmia grazie al sole e alla luminosità che non mancano mai. Il Terre Brune non viene filtrato, dopo essere ben decantato passa presto in bottiglia dolcemente, e sosta almeno un anno nella bottiglieria a temperatura intorno ai 14°C. Il colore è un rubino scuro tendente al granato, il bouquet molto ricco ed intenso richiama la prugna cotta, la frutta secca e le marasche. Il gusto è pieno e di grandissima struttura. Contiene solfiti. Prodotto da CANTINA SANTADI Sca - Via Giacomo Tachis, 14 - 09010, Santadi (SU) - Italia.
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LA RECENSIONE DI LUCA STROPPA DEL CARIGNANO DEL SULCIS SUPERIORE "TERRE BRUNE"
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Il produttore
Fondata nel 1960 la cantina conta oggi circa 300 soci conferenti con vigneti impiantati nei comuni di Santadi, Villaperuccio, Nuxis, Giba, Piscinas, Masainas, Sant'Anna Arresi, Perdaxius e Tratalias per una ammontare di circa 500 ettari ad altitudini che da un massimo di 250 metri sul livello del mare scendono dolcemente fino al litorale marino. Il clima è piuttosto arido nel periodo estivo, ma la brezza marina mitiga la temperatura nei mesi più caldi. Le precipitazioni non mancano durante il periodo autunnale-invernale. Forse per questo i vini rossi del Sulcis meridionale sono pieni, ricchi, grassi e generosi. Si riscontrano qui le meravigliose sabbie che permettono ancora di coltivare la vigna su piede franco e di raccogliere quell'uva straordinaria di Carignano che soltanto l'alberello senza portainnesto riesce a produrre con caratteri organolettici eccezionali e superiori alle altre uve.
L'abbinamento
Si abbina molto bene a piatti a base di carne, cacciagione e grandi formaggi stagionati.
Il servizio
Si consiglia di sturare la bottiglia due o tre ore prima. Va servito a 18-20 gradi centigradi. Il bicchiere ottimale è il calice di cristallo trasparente, liscio e incolore.
La conservazione
E' un vino che si esalta con l'invecchiamento e si esprime al meglio anche dopo vari decenni. Le bottiglie vanno conservate coricate orizzontalmente in una cantina fresca, umida e buia.