Santa Lucia e il vino

Questa bella favola ci è stata inviata dal nostro cliente Anna Passirani di Bergamo.
Il racconto è tra i vincitori del Premio Letterario "Bacco e le Muse".

Quel dicembre la neve era scesa copiosa. In paese si respirava un’atmosfera quasi magica. Tutti erano indaffarati nei preparativi per le feste, nelle decorazioni, negli addobbi. Ma ciò che entusiasmava i bambini era l’imminente arrivo di Santa Lucia. Andrea e Nicola, i figli del medico del paese, nella loro antica casa del centro, non facevano altro che pensare al 13 dicembre, a quella notte in cui, se fossero stati bravi, e di questo ne erano certi, avrebbero ricevuto in dono i regali che da tempo desideravano. Quell’anno, però, condividevano un desiderio segreto che non avevano osato rivelare a nessuno, un desiderio che superava tutti i giochi del mondo: volevano incontrare Santa Lucia, vederla, conoscerla, anche solo per un istante. Ma come fare? Santa Lucia, entra nelle case dei bambini in groppa al suo asinello a portare i doni nella lunga notte fra il 12 e il 13 dicembre, la notte più lunga dell’anno. L’unico modo per poterla incontrare sarebbe stato quello di rimanere svegli fino al mattino. Ma Andrea e Nicola erano soliti andare a letto molto presto. Come era possibile aspettare tante ore senza il rischio di addormentarsi? A Nicola venne un’idea geniale: avrebbero potuto fare come papà, che sovente trascorreva intere nottate in compagnia degli amici a degustare le sue preziose bottiglie di vino. Un’idea fantastica, sicuramente, pensava Nicola, il vino li avrebbe aiutati a rimanere svegli fino a tardi! Nei giorni seguenti, più eccitati che mai, non fecero altro che pensare al loro progetto segreto. E fu una meravigliosa sorpresa quando seppero che i genitori, quella sera sarebbero andati ad una cena di beneficenza organizzata dal sindaco del paese per raccogliere denaro da destinare a coloro che i regali non avrebbero potuto permetterseli. Tutto sembrava procedere a loro favore. Giunse quindi la sera del 12 dicembre. I piccoli, dopo aver preparato il cibo per l’asinello ai piedi del camino, andarono presto a dormire. Quando i genitori furono usciti, tranquilli, pensando che per nessun motivo i bambini si sarebbero svegliati quella notte, Andrea e Nicola si alzarono dal letto e, a passi felpati, con non poco timore, tenendosi per mano, scesero in cantina. Andrea, si diresse sicuro verso lo scaffale dove sapeva che il padre conservava i vini migliori … che, riteneva, sicuramente erano quelli che permettevano di rimanere svegli più a lungo: Barolo, Brunello di Montalcino, Gattinara, Vino Nobile di Montepulciano. Scelse il Barolo, aveva sentito dire che era uno dei migliori vini del mondo, e poi poichè c’erano numerose bottiglie, più difficilmente il padre si sarebbe accorto del ”piccolo furto”. Ritornarono quindi trepidanti verso il grande salone, tolsero dalla credenza i bicchieri più grandi ed il cavatappi. Andrea, che aveva visto il padre molte volte aprire le bottiglie, con qualche difficoltà riuscì finalmente a stappare il Barolo. Si misero dunque ai piedi del camino, versarono il vino nei bicchieri e ne assaggiarono un sorso. Sinceramente non capivano come gli adulti potessero tanto apprezzare quel liquido granato, a loro sembrava un po’ “acidulo” e “pungente”, ed i primi sorsi venivano deglutiti con una certa difficoltà che si rifletteva nell’espressione corrucciata del loro volto. Man mano però il vino diventava sempre più buono e fu così che svuotarono quasi mezza bottiglia, mentre parlavano di come si immaginavano la Santa, di cosa le avrebbero detto, e se si fosse arrabbiata?. Ma la parola si faceva sempre più lenta e gli sbadigli sempre più frequenti, finchè, senza accorgersi si addormentarono, accasciandosi l’uno sull’altro accanto alla bottiglia di Barolo. Al loro ritorno i genitori li trovarono, con loro somma sorpresa, ai piedi del camino, un profumo di vino rosso aleggiava nell’aria. Capirono subito ciò che era successo ma non ebbero il coraggio di svegliarli. Un po’ commossi ed un po’ arrabbiati, soprattutto il papà che aveva visto violata la sua preziosa bottiglia, portarono i bimbi nel loro lettino. Questi, il mattino seguente si svegliarono di soprassalto e di corsa si recarono nel salone. La meraviglia e la sorpresa nel vedere tutti quei giochi e quei dolci fece dimenticare a Nicola ed Andrea che nonostante gli sforzi e l’ingegno, quell’anno non erano riusciti ad incontrare Santa Lucia.

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