Il primo bacio

Questo bel racconto ci è stato inviato dal nostro cliente Arch. Giuseppe Broletti di Bergamo.

Ad interrompere la quiete dei vecchi coniugi Manzini, seduti sotto il grande portico dell'antica loro casa, fu l'apparire inatteso e rumoroso del loro giovanissimo nipote Andrea, che si teneva per mano una graziosa ragazzina di poco più di sedici anni. Andrea presentò ai nonni la ragazza indicandola quale amica di liceo di nome Valentina. "Ma che bella figliola!" fu il commento del nonno, che con sguardo penetrante, letteralmente svestì la ragazza. Pure la nonna, ma con interessi esclusivamente materni, si complimentò con Andrea. Il quale capì l'equivoco dei nonni e subito li interruppe: "faccio presente ai miei cari nonni che Valentina è solo una mia cara amica di liceo", ma rimarcando il "cara" in modo particolare, particolare questo che non sfuggì a nonno Giuseppe. Il vecchio osservando i due ragazzi, che si tenevano tanto teneramente per mano, si rammentò di quando pure lui giovanissimo si innamorò di una ragazza che ora gli sedeva accanto dopo cinquant'anni. "Vedi caro nipote ..." così iniziò nonno Giuseppe. "... in primo luogo sedetevi, non siate in soggezione alla nostra vecchiaia, poi vi racconterò un fatto accadutomi che ha dato luogo ed inizio alla storia dei tuoi nonni" così iniziò a raccontare. "Era la vigilia di Natale del 1936 ed in casa Manzini, come tradizione, si stava preparando il pranzo di Natale. Oltre agli stretti famigliari, avevamo ospiti pure il babbo e la mamma della qui presente tua nonna, giovanissima e di una bellezza che ancora oggi traspare. Era pure tradizione che i giovani preparassero il presepe, tra questi si davano particolarmente da fare tua nonna e sua sorella Maddalena. Fuori era tutto bianco ed ancora un poco stava nevicando, quando mio padre, tuo bisnonno, mi chiese di recarmi in cantina, affinchè gli prendessi alcune bottiglie da freddare nella neve. Così mi stavo apprestando a scendere le scale, quando mi trovai accanto tua nonna. Fu un attimo, la presi per mano, così come ora tu tieni la mano a Valentina". Poi continuando: "Scesi così con lei in cantina. Accesi la tenue luce cercando le bottiglie indicatomi dal babbo. Poi uno sconsiderato pensiero mi sovvenne sulle labbra, e rivolgendomi alla nonna le chiesi: ti piace il vino? La risposta fu immediata: non lo so non ne ho mai bevuto. E così io la ripresi: qui c'è del vino dolce, vuoi che noi due si brindi al Natale? Nessuna risposta. Il suo silenzio lo ritenni una risposta affermativa. Immediatamente sturacciai una vecchia bottiglia di passito, presi due bicchieri e li rempii sino all'orlo. Poi brindammo. Lei ..." Così dicendo indicò la sua inseparabile Anna. "... lo trangugiò in un fiato. Mentre io, un poco più preparato in materia, lo sorseggiai lentamente. Su tua nonna l'effetto fu immediato, le gote le si infiammarono, e gli occhi suoi brillarono di una strana luce. Il suo atteggiamento mi fece intraprendente, mi avvicinai a lei più del dovuto, la presi fra le braccia e dolcemente con voluttà lungamente la baciai. Così iniziò la lunga storia d'amore dei tuoi nonni." Maliziosamente Andrea rivolgendosi al nonno, mentre questi stava stringendo la mano alla nonna, gli chiese: "Solo un bacio?". "Solo un bacio" fu la risposta. Poi a bassa voce come sussurrando: "un solo bacio o poco più". Ma sul quel "poco più" non ci fu verso di sapere oltre.

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