Trentino-Alto Adige: i Canederli

Il Trentino-Alto Adige riunisce due regioni molto diverse tra di loro dal punto di vista geografico, più fertile l’Alto Adige, più arido il Trentino, dal punto di vista storico-linguistico, in Trentino si parla l’italiano, in Alto Adige il tedesco, e dal punto di vista gastronomico, più ricca la cucina dell’Alto Adige che vanta tradizioni austriache e ungheresi. Una cosa però unisce gli abitanti delle due regioni, la passione per i Canederli. Chiamati Knödel in Alto Adige sono dei grossi gnocchi ottenuti con il pane raffermo. Nella cucina contadina degli abitanti di queste regioni, il pane ha sempre occupato un ruolo di primo piano: dalla necessità di riciclare gli avanzi di pane sono nati i Canederli. Le origine antichissime di questa specialità sono testimoniate da un affresco presente nella cappella del castello di Appiano Alto, realizzato nel secolo XIII, che raffigura la Madonna e sotto di lei una donna che cuoce in un tegame dei grossi gnocchi rotondi, appunto dei Canederli. Ne esistono numerosissime versioni a seconda dell’estro del cuoco e degli ingredienti da riciclare. Si possono mangiare in brodo o asciutti, possono fungere da antipasto, da piatto unico, da contorno, e nella versione dolce addirittura da dessert.

Canederli

Ingredienti per quattro persone: 300 grammi di pane bianco raffermo, mezzo litro di latte, tre uova, tre cucchiai di farina, 100 grammi di speck, una cipolla, un mazzetto di prezzemolo, noce moscata, sale, pepe, olio, brodo Preparazione: Tagliate a cubetti il pane e lasciatelo ammorbidire per una mezzora a mollo nel latte amalgamato con le uova. In una padella fate rosolare per pochi minuti nell’olio lo speck tagliato a dadini, insieme con la cipolla ed il prezzemolo tritati. Amalgamate il tutto aggiungendo la farina, una grattuggiata di noce moscata, sale e pepe e lasciate riposare per un quarto d’ora. Con le mani bagnate formate con l’impasto così preparato delle palle delle dimensioni di un uovo. Cuocetele nel brodo bollente per circa dieci minuti. I Canederli possono essere serviti nel brodo di cottura o scolati accompagnati con del burro fuso.

Abbinamento consigliato: LAGREIN HOFSTÄTTER

Nel Trentino-Alto Adige la viticoltura vanta secolari tradizioni: quando gli antichi Romani conquistarono il territorio la coltivazione della vite era già ampiamente diffusa e, a detta dello scrittore Plinio il Vecchio, i vignaioli locali erano assai più preparati di quelli romani. Nel secolo VIII durante il regno di Carlo Magno il Trentino-Alto Adige riforniva di vino tutti le corti ed i conventi della Germania del sud ed era conosciuto ed apprezzato per l’alta qualità della produzione. Questa cultura della qualità si è tramandata nei secoli successivi fino all’epoca moderna. Uno dei vitigni autoctoni caratteristici di questa regione è il Lagrein, da cui l’antica casa vinicola altoatesina Hofstätter ricava un ottimo rosso che si abbina perfettamente con i Canederli.

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