Nel regno del prosecco

logo_discoveritaliaIl regno del Prosecco si estende in un’ampia fascia di colline attraversata dal fiume Piave. L’itinerario si divide perciò in due possibili percorsi che si sviluppano da una parte e dall’altra del fiume: il primo esplora la cosiddetta “Strada del vino bianco”, partendo da Conegliano e arrivando a Vittorio Veneto; il secondo parte invece dalla città di Valdobbiádene e, oltrepassato il Piave, si inoltra tra le colline del Montello, rinomata area vinicola e terra ricca di splendide ville.

Conegliano

Nota come patria del Prosecco, l’apprezzato vino prodotto in questa zona, la cittadina sorge ai piedi della collina, alla sinistra del Piave. Il centro si è sviluppato sotto la rocca del castello, edificato prima dell’anno Mille dai vescovi bellunesi e oggi distrutto. Contesa dalle diverse signorie nei secoli precedenti al dominio di Venezia, la città in età moderna ha più volte dimostrato la propria intraprendenza produttiva, divenendo sede di importanti industrie, prime tra tutte quelle vitivinicola e degli elettrodomestici. Il duomo, iniziato nel sec. XIV, è collegato alla Scuola dei Battuti, con la sua bella sala, e conserva al suo interno numerosi dipinti importanti dei secc. XV e XVI.

Vittorio Veneto

Cittadina del trevisano che controlla l’accesso occidentale alle valli del bellunese. È nata nei primi anni del Regno d’Italia dall’unione dei due abitati contigui di Serravalle e Ceneda, che ebbero vicende storiche assai diverse. La prima fu un importante centro in età romana, la seconda in epoca longobarda. In epoca successiva furono entrambe assoggettate a Venezia. Ceneda conserva una cattedrale di origini duecentesche. Nella sua Loggia del Cenedese, che sembra sia stata progettata dal Sansovino, ha sede il Museo della Battaglia di Vittorio Veneto, l’evento conclusivo della Prima Guerra Mondiale. Serravalle conserva alcune costruzioni medievali che si affacciano sulla bella piazza Flaminio, mentre lungo il corso chiamato Calgrande si affacciano numerosi palazzi cinquecenteschi e in stile veneziano.

Maser

In splendida posizione, con la collina alle spalle, la villa Barbaro è universalmente riconosciuta come uno dei capolavori del Palladio. Il corpo centrale, introdotto prospetticamente da un ampio spiazzo verde, ha un frontone sorretto da quattro colonne, tra le quali si aprono le finestre dei due piani. Le ali, più arretrate, hanno un ampio loggiato e terminano con due alti timpani. Paolo Veronese nel 1560 dipinse negli interni un ampio ciclo di grandiosi affreschi.

Montebelluna

Questo centro della Marca sorge ai piedi del complesso collinare del Montello, a metà strada tra Treviso e la valle del Piave. Rinomata per la sua moderna industria di calzature per la montagna, la cittadina è sorta attorno al Mons Bellonae, un colle al quale si svolgeva in età medievale il mercato. Fortificata e legata al Comune di Treviso, passò a Venezia verso la fine del sec. XIV. Il moderno sviluppo industriale ha portato il centro a una rapida espansione che ha inglobato gli abitati più vicini.

Asolo

Piccolo centro ricco di storia e cultura che sorge nei pressi di Montebelluna, tra i colli del trevisano. Forse proprio per il clima particolarmente mite, già in età romana Acelum fu un centro di un certo rilievo, con teatro, terme e un proprio acquedotto. Nei secoli successivi fu fortificato e subì alterne vicende. Merita di essere visitato il Museo Civico, che oltre ad abbondante materiale archeologico espone sculture e pitture di Canova, Strozzi, Canaletto e altri grandi artisti della collezione di Caterina Cornaro, Regina di Cipro e poi di Asolo.

Valdobbiadene

Centro agricolo, noto per la produzione del vino, che sorge sui rilievi delle prealpi bellunesi alla sinistra del Piave. È uno dei maggiori centri italiani per la produzione e la commercializzazione di spumanti a fermentazione naturale. L’insediamento è antichissimo e, in epoca medievale, faceva da stazione di sosta per chi voleva accedere al bellunese. Fu completamente distrutta nella Prima Guerra Mondiale.

A TAVOLA
Marmellata di marroni di Combai Zaleti
I castagneti delle colline tra Valdobbiádene e Vittorio Veneto forniscono marroni di grande pregio e qualità, che alcune aziende locali trasformano poi in marmellata. Questo tipo di marmellata, molto particolare, ha reso famoso soprattutto il villaggio di Combai, presso Miane di Valdobbiádene, da cui ha preso il nome. Sono i più classici biscotti veneti, fatti con farina gialla e bianca impastata con burro, zucchero, uva sultanina e pinoli. Sono ideali da inzuppare nel vino dolce oppure nel caffè.
Morlacco  
È un tipico formaggio di malga prodotto con latte crudo, scremato, non pastorizzato. La cagliata viene fatta sgocciolare in canestri di vimini e la salatura avviene a secco. Il morlacco ha una caratteristica crosta color paglierino, una pasta tenera, bianco avorio, con occhiature, e un gusto piuttosto salato, leggermente acidulo.Ha un esclusivo consumo da tavola.  

 

IL VINO
E’ nel Trevigiano, in particolare tra le due cittadine di Valdobbiadene e Conegliano, che si coltiva il vitigno autoctono Prosecco che dà origine ad uno spumante tra i più conosciuti di Italia: il Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene, vino generalmente amabile o dolce, che raggiunge la massima espressione nel territorio della frazione di San Pietro di Barbozza dove prende il nome di Superiore di Cartizze. Vuoi imbandire un pranzo o una cena nello stile della regione? Acquista qui il Prosecco selezionato per te dai nostri esperti.

 

DOVE MANGIARE E DORMIRE
Sulla strada che congiunge Valdobbiadene con Vittorio Veneto vi consigliamo una sosta nel paese di Follina al ristorante Al Caminetto (tel. 0438970402). Qui potrete assaggiare specialità tipiche del trevigiano, come lo spiedo misto cotto nel grande camino a legna oppure gli antipasti a base di soppressa, funghi e polenta. Nel centro storico di Asolo merita una sosta l'enoteca Ca' Derton (tel. 0423529648) situata in un antico palazzo del settecento, dove potrete gustare un ottima selezione di formaggi della zona tra cui il famoso Morlacco, oltre a piatti caldi come i bigoli al ragù d'anatra, le quaglie arrosto o la sopa coada. Per dormire vi consigliamo l'albergo Villa Abbazia a Follina (tel. 0438971277), situato in un edificio del 1600, di grande atmosfera e camere estremamente curate. A Conegliano un buon indirizzo è il Canon D'Oro (tel. 043834246) in un bel palazzo d'epoca.
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