Abruzzo: Montepulciano e Trebbiano

Come in molte regioni del centro Italia la coltivazione della vite è stata introdotta in Abruzzo dagli Etruschi nel VII-VI secolo avanti Cristo. Bisogna aspettare però l'avvento dell'impero romano perché la viticoltura abruzzese assuma tutte le caratteristiche della pratica enologica. Sono numerose in quel periodo le lodi degli scrittori e dei poeti per i vini di questa regione: tra tutti ricordiamo il poeta Ovidio originario di queste terre.

Oggigiorno l'Abruzzo, anche se non può essere annoverata tra le regioni italiane più importanti dal punto di vista enologico, dà comunque alla luce vini di buona qualità.

Tra di essi ricordiamo le due D.O.C. principali: Montepulciano d'Abruzzo e Trebbiano d'Abruzzo. Il primo, rosso o rosato, si ottiene dal vitigno montepulciano, ha profumo vinoso tenue e gradevole e sapore morbido leggermente tannico. Il secondo, dal colore giallo paglierino, si ottiene dal vitigno trebbiano, ha profumo delicato e asciutto, vellutato ed armonico.

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