Montepulciano d'Abruzzo Vigneti del Morello Pietrantonj

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E' in continua crescita il numero di produttori di Montepulciano d'Abruzzo che riescono a realizzare vini la cui ricchezza di materia viene imbrigliata entro forme dalle proporzioni equilibrate, e questo è sicuramente uno stimolo per chi è a caccia di novità nel panorama vitivinicolo del nostro Paese, anche perché è l'equilibrio delle componenti che consente a questo importante vitigno di sfoderare le sue armi migliori in fatto di eleganza e personalità. Ad una siffatta categoria di viticultori appartiene sicuramente Italo Pietrantonj con questo suo "cru" il quale, non essendo più giovanissimo, ha un colore privo delle sfumature violacee immaginabili al tempo della sua uscita ma che si è mantenuto di tonalità rubino pieno e sufficientemente fitto. A bicchiere fermo profumi di viola suadente si alternano ad echi di cannella; a bicchiere in movimento si liberano fresche note di erbe aromatiche, ancora spezie (ginger), sottobosco e terra bagnata ma anche una chiara componente di frutta nera matura che contribuiscono a formare un quadro di medio impatto, di buona persistenza e, da quel che si è detto, di discreta complessità. Bella ed ampia è la partenza in bocca su note fresche di erbe aromatiche, a cui fanno seguito toni affumicati e la conferma di un buon contenuto fruttato. Siamo di fronte ad un vino di medio corpo, che presenta un approccio improntato sulla freschezza, l'eleganza, e la leggerezza di beva. Peccato che la tenuta aromatica non sia straordinaria ed un calo del passo si osservi verso il finale. Classico l'abbinamento con l'agnello al forno, o con uno di quei straordinari pecorini che vengono prodotti in queste zone.

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