Dolcetto d'Ovada Montobbio

I gemelli Aurelio e Armando Montobbio titolari dell'azienda agricola omonima

Il Dolcetto è il vino da tutti i giorni per eccellenza per le genti del Piemonte. Ne esistono molte sottozone, e forse quella che oggi è più di tutte sotto le luci dei riflettori è il Dolcetto di Dogliani, che ha le potenzialità (in fatto di potenza e concentrazione) per allinearsi al gusto oggi predominante che vuole vini scuri e compatti. Il Dolcetto d’Ovada continua invece nel suo tranquillo spirito di servizio nelle quotidiane tavole famigliari. Quella che gravita attorno ad Ovada è forse la prima località ad intensa attività viticola prettamente piemontese che si incontra salendo dalla Liguria, e il Dolcetto d’Ovada viene prodotto in una zona (prevalentemente caratterizzata da colline a forte pendenza) comprendente il territorio di 22 Comuni in Provincia di Alessandria. Il Dolcetto di Ovada 1999 di Montobbio ci si presenta con un colore rubino-purpureo di media consistenza. All’olfatto sentiamo predominare una caratteristica di vinosità accompagnata da note di frutta rossa surmatura che evocano qualche sensazione di rusticità. Impressione confermata in bocca, dove il vino si mostra coerente aromaticamente, con buona acidità (anche se forse un tantino sopra le righe) e corpo leggero-medio; siamo in presenza di un prodotto semplice e di facile beva. La trama tannica finale è ancora da arrotondare, essendo all’inizio quasi aggressiva ma poi scemando alla distanza. È un vino da tutto pasto che si abbina facilmente ad arrosti di carni bianche ma anche rosse, salumi, paste (agnolotti, ravioli) con sughi di carne e di funghi, risotti, formaggi freschi e mediamente stagionati.

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