Un grande cru di Amarone Riserva in formato magnum, confezionato in una prestigiosa cassetta di legno, premiato con i "2 bicchieri" dalla guida Vini d'Italia del Gambero Rosso.
Questo cru di amarone è una selezione nella selezione e viene prodotto soltanto in annate eccellenti. Questo amarone nasce da una attenta selezione di uve Corvina, Corvinone, Rondinella ed Oseleta vendemmiate nella terza decade di settembre nel vigneto collinare “Le Balze” di proprietà dell’azienda, situato a 280-300 metri sul livello del mare, in località Novaia di Marano di Valpolicella in provincia di Verona. Le uve subiscono una surmaturazione naturale in un tradizionale fruttaio collinare a 400 metri sul livello del mare per circa quattro mesi. Il vino viene affinato per trentadue mesi in barrique e dodici mesi in bottiglia. Il colore è rosso granato profondo. Al naso presenta un profumo intenso, dai caratteristici sentori di frutta rossa matura e di confetture, uniti alle note tipiche conferite dall’appassimento. Caratteristica è la presenza di sfumature speziate, di sentore di caffè, cioccolato amaro, tabacco e la comparsa con l’invecchiamento di note goudronate. Al palato presenta un alcolicità sostenuta, un estratto elevato, un corpo generoso, vellutato, sapido, persistente, con note di mandorla, amarena in confettura, spezie e tabacco. Contiene solfiti. Prodotto da Novaia Azienda Agricola - Via Novaia, 1 - 37020, Marano di Valpolicella, Verona - Italia.
Il produttore
L’azienda agricola Novaia è situata in uno degli angoli maggiormente suggestivi e lussureggianti dell'Alta Valpolicella, sulla cima di una collina morbida e soleggiata, a sinistra della Valle di Marano. L’azienda si avvale di una tradizione secolare tramandata negli anni: già nel 1908 veniva rilasciato al signor Paolo Vaona il diploma di “Gran Premio e Medaglia d’Oro” per i vini di sua produzione. Oggigiorno l’azienda utilizza le più moderne tecnologie in cantina, i vigneti sono stati reimpiantati secondo forme di allevamento in grado di valorizzare al meglio i vitigni autoctoni ed un grosso lavoro è stato fatto nel campo della ricerca sull’appassimento.
L'abbinamento
La tradizione parla di piatti di grande struttura, a base di selvaggina e cacciagione, carni rosse alla brace, arrosti e brasati, agnello e capretto al forno, formaggi leggermente grassi, saporiti e stagionati, è comunque ottimo a fine pasto, bevuto da solo, come “vino da meditazione”, non delude neanche l’inusitato accostamento a sapori agrodolci, tipici dei piatti tradizionali della cucina mediorientale, asiatica e latinoamericana.
La conservazione
Ben conservato può esaltare tutte le sue potenzialità fino ai trenta/quaranta anni successivi alla vendemmia, si consiglia di tenere le bottiglie coricate al buio, in ambiente fresco, con umidità e temperatura costanti.
Il servizio
Si consiglia di effettuare alcune ore prima la decantazione in un ampia caraffa per una adeguata areazione e per apprezzarne in pieno la rotondità, va servito a 18 gradi centigradi, il bicchiere ottimale è il calice di cristallo trasparente, liscio e incolore.