Dettagli
Produttore | Jermann |
Bio | No |
Tipo | Bianchi |
Regione | Friuli-Venezia Giulia |
Zona | Collio |
Denominazione-Vitigno | Pinot Bianco |
Uvaggio | Pinot Bianco 100% |
Annata | 2022 |
Gradazione | 13 |
Bottiglia | Borgognona |
Formato (cl) | 75 |
Bicchiere | Burgundy White |
Pinot Bianco da uve Pinot Bianco, ormai molto rare in Friuli, vinificate in bianco provenienti da vigneti di proprietà. Ha colore paglierino dorato brillante, profumo intenso, molto persistente, piacevolmente fruttato, con netto sentore di melone. Sapore asciutto, morbido, armonico, di grande persistenza. Contiene solfiti. Prodotto da JERMANN DI SILVIO JERMANN SRL Società Agricola - località Trussio 11, Frazione di Ruttars - 34070, Dolegna del Collio (GO) - Italia.
Il produttore
Gli Jermann, arrivati in Friuli, a Villanova di Farra, nel 1881 dall'Austria, furono prima mezzadri, poi proprietari, finchè verso l'inizio del secolo il vino divenne l'argomento principale del loro lavoro. Sono contadini duri, tutti d'un pezzo, di quelli che non vogliono sentir debolezze né cambiare una virgola nella tradizione. Il nonno di Silvio è uomo che, dovendo andare in guerra, scelse l'esercito d'Austria e avendo ereditato una vigna, seppur in valle buia e scossa dalla bora, fece vino. Silvio che nel 1968 era a Conegliano alla "scuola del vino", ebbe, come tutti, volontà di contestazione, ma anche comprensione del diverso e capacità di autonomia. Ritornò con l'ansia giovanile di cambiare tutto. Non più vini pesanti e grassi, ma profumati, armonici, costruiti secondo logiche contemporanee, con macchine contemporanee e per il gusto contemporaneo, nel rispetto della tradizione. Aveva imparato a scuola che si può vinificare in bianco, che esiste la macerazione carbonica: egli doveva riuscire, dal suo vino personale e preciso, quello di suo padre, ad estrarre non soltanto un vino moderno, perché la modernità tutto appiattisce, ma un prodotto che esprimesse, perfettamente, un gusto che ancora si doveva formare. Litigò, emigrò in Canada, ritornò e ci riuscì: il suo vino, e la sua famiglia, padre austroungarico compreso, sono oggi tra i più apprezzati e valorizzati produttori del Friuli-Venezia Giulia.
L'abbinamento
Si abbina con primi piatti della cucina regionale friulana, sautèes e zuppe di frutti di mare, esaltante l'esperienza con pasta e fagioli alla veneta.
Il servizio
Va servito a 10 gradi centigradi. Il bicchiere ottimale è il calice di cristallo trasparente, liscio e incolore.
La conservazione
Non è un vino da invecchiamento, va bevuto pertanto entro 2-3 anni al massimo dall'acquisto. Le bottiglie vanno conservate coricate orizzontalmente in una cantina fresca, umida e buia.