Dettagli
Produttore | Hofstätter |
Bio | No |
Tipo | Rossi |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Zona | Alto Adige |
Denominazione-Vitigno | Lagrein |
Uvaggio | Lagrein 100% |
Annata | 2017 |
Gradazione | 13 |
Bottiglia | Bordolese |
Formato (cl) | 75 |
Bicchiere | Bordeaux Grand Cru |
Questo vino è ottenuto da una attenta selezione di uve della sola varietà Lagrein. Questo antico vitigno, autoctono dell'Alto Adige, trova ottime condizioni di attecchimento sui declivi della tenuta Steinraffler. Nel 1990 è stata dissodata una porzione di questi vigneti per reintrodurre un vitigno quasi dimenticato in Alto Adige: il Lagrein a picciolo corto, innestato su ceppi nanizzanti e allevato a Guyot. Le uve vengono diraspate, e dopo un breve periodo di macerazione, il mosto fermenta per circa 10 giorni. Durante la fermentazione il mosto rimane in continuo contatto con le bucce. Verso la fine la temperatura viene fatta salire onde ottenere una migliore estrazione di colori e sapori. La maturazione ha luogo per 15 mesi in piccole botti di rovere e per ulteriori 7 mesi dopo l'assemblaggio in una grande botte di rovere. Il vino infine si affina in bottiglia per un minimo di un anno. Denso e piacevolmente tipico, si svela all'assaggiatore con un tocco di accentuata eleganza. Ha colore rosso granato profondo con tendenza al nero. il suo profumo coniuga aromi terroso-minerali e fruttati. La componente fruttata resta all'inizio quasi nascosta poi, nel bicchiere, sviluppa in crescendo ricordi di susine scure mature. Al palato evidenzia di più le sue componenti aromatiche fruttate e minerali. Contiene solfiti. Prodotto da WEINGUT J. HOFSTÄTTER - Rathausplatz, 7 - 39040, Tramin (BZ) - Alto Adige - Italia.
Il produttore
Da un secolo il nome Hofstätter è noto agli intenditori come quello di una casa produttrice di eccellenti vini dell'Alto Adige. Fu Josef Hofstätter a posare la prima pietra della azienda. In verità la sua professione era quella di fabbro, ma egli produceva altresì, per la moglie Maria, che all'epoca possedeva una nota trattoria a Termeno, il vino "della casa": un usanza a quei tempi molto comune. Il suo amore per il vino divenne poi tale che, ben presto, abbandonò la sua prima professione per dedicarsi con passione, talento e sensibilità alla vinificazione. E da allora, in un non lungo lasso di tempo i vini "Josef Hofstätter" divennero famosi in Italia e oltre confine e la cerchia dei clienti si allargò di anno in anno. Dopo la morte di Josef Hofstätter, nel 1942, l'azienda passò al nipote Konrad Oberhofer e alla moglie Luise. Konrad Oberhofer era perfettamente conscio del potenziale ancora non del tutto sfruttato dei vigneti di famiglia. Fra i primi in Alto Adige, egli iniziò quindi a vendemmiare e vinificare le propie uve vigna per vigna, separatamente, e a commercializzare, quindi, non un anonimo vino, ma ciascun vino con una diversa denominazione di tenuta (i "Crus"). Nel 1959 la figlia di Konrad, Sieglinde, sposò il vignaiolo Paolo Foradori, la cui famiglia si dedicava da decenni, con altrettanto successo, alla viticoltura in quel di Mazon presso Egna. In virtù di questo matrimonio vennero a unirsi i migliori siti vinicoli della Bassa Atesina. Termeno e Mazon divennero quindi le colonne su cui poggia, e oggi più che mai, l'azienda di famiglia. La conduzione dei vigneti e delle cantine è arrivata ora, con Martin Foradori, alla quarta generazione. Slancio giovane e voglia di innovazione, che germinano su un substrato di quasi un secolo di esperienze, sono le caratteristiche legate a questa azienda.
L'abbinamento
Carni rosse, selvaggina e formaggi.
Il servizio
Servire a 18 gradi centigradi in un calice di cristallo trasparente, liscio e incolore.
La conservazione
Se ben conservato ha una vita media di 5-6 anni: le bottiglie vanno coricate orizzontalmente in una cantina fresca, umida e buia.