Dettagli
Produttore | Hofstätter |
Bio | No |
Tipo | Rossi |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Zona | Alto Adige |
Denominazione-Vitigno | Lagrein |
Uvaggio | Lagrein 100% |
Annata | 2022 |
Gradazione | 13 |
Bottiglia | Bordolese |
Formato (cl) | 75 |
Bicchiere | Beaujolais Nouveau |
Questo vino è ottenuto da una attenta selezione di uve della sola varietà Lagrein, vitigno autoctono dell'Alto Adige. Le uve vengono in parte lasciate intatte e solo per il 35% separate dai raspi prima di essere versate nelle botti. Dopo un breve periodo di macerazione, il mosto fermenta per 10 giorni alla temperatura di 28°C. Durante la fermentazione rimane in continuo contatto con le bucce. Matura per 10 mesi in botti di rovere della Slavonia e per ulteriori 6 mesi in bottiglia. Questo Lagrein con il suo colore rubino carico brillante è estremamente tipico e facilmente riconoscibile. Colpisce per l'eccellente equilibrio tra l'intensità e la complessità dei profumi speziati di piccoli frutti di bosco e di viola e la loro fragranza immediata, pulita, accattivante, fresca. In bocca è molto armonico, con una buona sostanza di tannini, si allarga caldo, lungo, ben persistente, con un corpo vellutato e rotondo, un finale leggermente speziato ed una acidità molto equilibrata. E' vivace e piacevole. Contiene solfiti. Prodotto da WEINGUT J. HOFSTÄTTER - Rathausplatz, 7 - 39040, Tramin (BZ) - Alto Adige - Italia.
Il produttore
Da un secolo il nome Hofstätter è noto agli intenditori come quello di una casa produttrice di eccellenti vini dell'Alto Adige. Fu Josef Hofstätter a posare la prima pietra della azienda. In verità la sua professione era quella di fabbro, ma egli produceva altresì, per la moglie Maria, che all'epoca possedeva una nota trattoria a Termeno, il vino "della casa": un usanza a quei tempi molto comune. Il suo amore per il vino divenne poi tale che, ben presto, abbandonò la sua prima professione per dedicarsi con passione, talento e sensibilità alla vinificazione. E da allora, in un non lungo lasso di tempo i vini "Josef Hofstätter" divennero famosi in Italia e oltre confine e la cerchia dei clienti si allargò di anno in anno. Dopo la morte di Josef Hofstätter, nel 1942, l'azienda passò al nipote Konrad Oberhofer e alla moglie Luise. Konrad Oberhofer era perfettamente conscio del potenziale ancora non del tutto sfruttato dei vigneti di famiglia. Fra i primi in Alto Adige, egli iniziò quindi a vendemmiare e vinificare le propie uve vigna per vigna, separatamente, e a commercializzare, quindi, non un anonimo vino, ma ciascun vino con una diversa denominazione di tenuta (i "Crus"). Nel 1959 la figlia di Konrad, Sieglinde, sposò il vignaiolo Paolo Foradori, la cui famiglia si dedicava da decenni, con altrettanto successo, alla viticoltura in quel di Mazon presso Egna. In virtù di questo matrimonio vennero a unirsi i migliori siti vinicoli della Bassa Atesina. Termeno e Mazon divennero quindi le colonne su cui poggia, e oggi più che mai, l'azienda di famiglia. La conduzione dei vigneti e delle cantine è arrivata ora, con Martin Foradori, alla quarta generazione. Slancio giovane e voglia di innovazione, che germinano su un substrato di quasi un secolo di esperienze, sono le caratteristiche legate a questa azienda.
L'abbinamento
Selvaggina, carni rosse, volatili, formaggio stagionato, primi piatti regionali.
Il servizio
Servire a 18 gradi centigradi in un calice di cristallo trasparente, liscio e incolore.
La conservazione
Se ben conservato ha una vita media di 5-6 anni: le bottiglie vanno coricate orizzontalmente in una cantina fresca, umida e buia.