Dettagli
Produttore | Hofstätter |
Bio | No |
Tipo | Rosati |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Zona | Alto Adige |
Denominazione-Vitigno | Merlot |
Uvaggio | Merlot, Lagrein |
Annata | 2022 |
Gradazione | 12.5 |
Bottiglia | Bordolese |
Formato (cl) | 75 |
Bicchiere | Rosè |
Questo vino è il pregevole risultato di una accurata selezione di uve della varietà Merlot e Lagrein provenienti dai declivi presso Termeno e Ora. Le uve separate dai raspi vengono lasciate macerare per una giornata e poi pigiate. Con ciò si ottiene che le sostanze coloranti contenute nelle bucce arrivino solo in parte nel mosto, conferendo a questo vino la tipica, seducente colorazione rosé. Il Rosè è maturato per 5 mesi in botti di acciaio inossidabile. Questo vino ha molte carte da giocare per piacevolezza di beva e sapidità. E' un rosè con personalità (non uno spento Chiaretto qualsiasi) dotato della freschezza, della fragranza di profumi di un vino bianco e del carattere, della polpa fruttata, della morbidezza di un vino rosso, da apprezzare giovane. Colore cerasuolo-rosa brillante, molto pulito, franco, armonico, con una fresca acidità che invoglia al bere.Va servito fresco, a temperatura di cantina. Contiene solfiti. Prodotto da WEINGUT J. HOFSTÄTTER - Rathausplatz, 7 - 39040, Tramin (BZ) - Alto Adige - Italia.
Il produttore
Da un secolo il nome Hofstätter è noto agli intenditori come quello di una casa produttrice di eccellenti vini dell'Alto Adige. Fu Josef Hofstätter a posare la prima pietra della azienda. In verità la sua professione era quella di fabbro, ma egli produceva altresì, per la moglie Maria, che all'epoca possedeva una nota trattoria a Termeno, il vino "della casa": un usanza a quei tempi molto comune. Il suo amore per il vino divenne poi tale che, ben presto, abbandonò la sua prima professione per dedicarsi con passione, talento e sensibilità alla vinificazione. E da allora, in un non lungo lasso di tempo i vini "Josef Hofstätter" divennero famosi in Italia e oltre confine e la cerchia dei clienti si allargò di anno in anno. Dopo la morte di Josef Hofstätter, nel 1942, l'azienda passò al nipote Konrad Oberhofer e alla moglie Luise. Konrad Oberhofer era perfettamente conscio del potenziale ancora non del tutto sfruttato dei vigneti di famiglia. Fra i primi in Alto Adige, egli iniziò quindi a vendemmiare e vinificare le propie uve vigna per vigna, separatamente, e a commercializzare, quindi, non un anonimo vino, ma ciascun vino con una diversa denominazione di tenuta (i "Crus"). Nel 1959 la figlia di Konrad, Sieglinde, sposò il vignaiolo Paolo Foradori, la cui famiglia si dedicava da decenni, con altrettanto successo, alla viticoltura in quel di Mazon presso Egna. In virtù di questo matrimonio vennero a unirsi i migliori siti vinicoli della Bassa Atesina. Termeno e Mazon divennero quindi le colonne su cui poggia, e oggi più che mai, l'azienda di famiglia. La conduzione dei vigneti e delle cantine è arrivata ora, con Martin Foradori, alla quarta generazione. Slancio giovane e voglia di innovazione, che germinano su un substrato di quasi un secolo di esperienze, sono le caratteristiche legate a questa azienda.
L'abbinamento
Ottimo con antipasti, pesce affumicato, carni bianche e bolliti.
Il servizio
Servire a 12-13 gradi centigradi in un calice di cristallo trasparente, liscio e incolore.
La conservazione
Non è un vino da invecchiamento, va bevuto pertanto entro 2-3 anni al massimo dall'acquisto. Le bottiglie vanno conservate coricate orizzontalmente in una cantina fresca, umida e buia.