Originariamente il vitigno di uva rossa che oggi si coltiva sulle pendici vulcaniche del Vulture in Basilicata era denominato Hellenico poiché proveniva dalla Grecia. Il suo nome, con l'andar del tempo, si è trasformato in quello assai più noto di Aglianico. Ormai tipico della terra lucana, il vitigno Aglianico produce quella qualità di uva che vinificata dà un vino delicato e profumato al quale dal 1971 è riconosciuta la denominazione di origine controllata di Aglianico del Vulture. Tra i vini è uno dei pochi ad aver avuto nel tempo continui riconoscimenti. Già Orazio, poeta latino nato a Venosa nel 65 a.C., declamava che l'Aglianico, misurato col cervello e bevuto con il cuore, dona alla vita conforto, gioia e fiducia. E a Orazio, secoli dopo, facevano eco gli apprezzamenti di Carlo I d'Angiò e di Papa Paolo III Farnese alle cui mense il vino Aglianico era di casa. Si ottiene da uve raccolte a mano verso fine di ottobre da vigneti allevati a spalliera (gouyot). La fermentazione del mosto avviene a temperatura controllata, con macerazione delle bucce. L'affinamento avviene in botti di rovere per 10 mesi circa. Si riconosce per il colore rosso rubino che tende a riflessi arancioni dopo l'invecchiamento. Il profumo è vinoso e delicato e ricorda vagamente la viola ed i frutti di bosco. Il sapore è asciutto, sapido, fresco ed armonioso, tende al vellutato con l'invecchiamento. Contiene solfiti. Prodotto da CANTINA DI VENOSA - Via Appia, 86 - 85029, Venosa (Pz) - Basilicata - Italia.
LA RECENSIONE DI LUCA STROPPA DELL'AGLIANICO DEL VULTURE VIGNALI
LEGGI L'ARTICOLO DI LUCA STROPPA SULLE "10 COSE CHE DEVI SAPERE SULL'AGLIANICO DEL VULTURE"
Il produttore
La Cantina Cooperativa Riforma Fondiaria di Venosa è nata nel 1957 ad opera dell'ex Ente di Riforma di Puglia, Lucania e Molise. Si è dotata di un proprio stabilimento nel 1965 e di un secondo nel 1985. Entrambi gli stabilimenti sono serviti di un'unica isola pigiante ed hanno una capacità complessiva di lavorazione di 60'000 quintali di uva. Attualmente la cooperativa conta di circa 500 soci, residenti nei comuni di Venosa, Ginestra, Ripacandida, Maschito e Montemilione, che sono i principali garanti della qualità e genuinità del prodotto.
L'abbinamento
Si accompagna a piatti di carne, cacciagione ed arrosti.
Il servizio
Va servito a circa 15-17 gradi centigradi avendo l'accortezza di scaraffarlo almeno due ore prima. Il bicchiere ottimale è la coppa di cristallo trasparente, liscio ed incolore.
La conservazione
Se ben conservato ha una vita media di 5-8 anni: le bottiglie vanno coricate orizzontalmente in una cantina fresca, umida e buia.